domenica 27 gennaio 2013

L'Alba dei Morti dementi di Edgar Wright


           Shaun of the Dead ovvero aspettando l'apocalisse tra una pinta di birra e un brano dei Queen



La Trama
Shaun (Simon Pegg) ha una vita monotona e ripetitiva: il noioso lavoro come commesso, circondato da colleghi giovanissimi, gli screzi con l'ipercritico marito della madre (Bill Nighy) e le serate al pub, sempre lo stesso, il Winchester. La sua ragazza Liz (Kate Ashfield) gli rimprovera di continuo la sua mancanza di ambizione e soffre per la routine a cui si è ridotto il loro rapporto, cui non giova certo il fatto che il migliore amico e coinquilino di Shaun, Ed (Nick Frost) sia sempre tra i piedi. Dopo l'ennesima promessa mancata, Liz lascia Shaun che sconfortato e depresso verrà messo di fronte alla sua vita dal suo coinquilino, l'arrogante Pete (Peter Serafinowicz). Il giorno dopo Shaun riprende con la sua routine di sempre ma un evento inaspettato lo costringerà ad agire: un invasione di Zombie!

Il Regista
Shaun of the Dead rappresenta l'esordio cinematografico di Edgar Wright, di cui abbiamo già parlato in occasione di Scott Pilgrim Vs the World

Edgar Wright, Simon Pegg e Nick Frost

Il Cast
Shaun of the Dead in un certo senso è una rimpatriata: Wright aveva già lavorato con Simon Pegg, Nick Frost e Peter Serafinowicz nella serie Spaced cui trae ispirazione questo film (e di cui parleremo in un prossimo articolo).
Pegg è perfetto nei panni di Shaun, riuscendo a renderlo credibile sia nei momenti comici, sia nei momenti eroici conferendogli un certo spessore e riuscendo a evitare la trappola della macchietta.
Stesso discorso vale per Nick Frost, che interpreta Ed, indolente e cialtrone ma dal cuore d'oro.
Kate Ashfield dona alla sua Liz, un certo contegno ironico che le consente di rendere più interessante il classico personaggio della "donzella in pericolo".
Bill Nighy dimostra ancora una volta di essere un attore multiforme e di avere uno spiccato talento anche per i ruoli comici.
Menzione doverosa per Jessica Hynes, anche lei parte del cast di Spaced, qui nel piccolo ruolo di Yvonne.
Comparsata di Martin Freeman, il futuro Bilbo Baggins de lo Hobbit!

Colonna sonora
La colonna sonora di certo non è lasciata al caso ed è parte integrante dell'omaggio che Wright e Pegg hanno voluto tributare all'opera del regista di Zombie, George A. Romero: difatti nella scena in cui Shaun spiega il suo piano a Ed possiamo sentire in sottofondo un brano della colonna sonora di Dawn of the Dead. La musica oltre che omaggiare Romero viene usata anche per creare effetti comici, si pensi alla scena in cui i protagonisti picchiano uno zombie con delle stecche da biliardo mentre il jukebox suona "Don't stop me now" dei Queen oppure quando Ed e Shaun scambiano gli urli di uno zombie per il testo di White Lines.

Scene Cult
I protagonisti per arrivare al pub Winchester devono oltrepassare un folto gruppo di zombie e per farlo escogitano uno stratagemma davvero originale: fingersi degli zombie a loro volta!



Personaggi Cult
Shaun, commesso goffo, fidanzato distratto e annoiato ed eroe all'occorrenza.
Quasi un Ash Williams due punto zero...

...e Quindi?
Spesso questo film viene definito una parodia ma non è così: Wright e Pegg realizzano un affettuoso e divertito omaggio alla saga zombesca di Romero con un film in cui sia l'aspetto comico che quello horror funzionano alla perfezione. Un umorismo irresistibile divertente che riesce a non scadere nel triviale o nel demenziale che si fonde con sequenze tipiche del cinema horror ottimamente realizzate. L'Alba dei morti dementi (titolo italiano da denuncia a parte) è un film brillante e appassionante, la dimostrazione che è possibile raccontare una storia di morti viventi in maniera nuova e originale. Il film è stato così apprezzato da Romero che ha invitato Wright e Pegg a recitare in un cammeo ne La Terra dei morti viventi.
p.s.
Il film è il primo di una trilogia definita "The Three Flavours Cornetto Trilogy", che si compone  inoltre di Hot Fuzz e del film di prossima uscita, The World's End, tutti interpretati dalla coppia Pegg/Frost.

Le Ultime Parole famose
"You've got Red on you"
Vari personaggi rivolti a Shaun


A cura di Davide Schiano di Coscia

sabato 19 gennaio 2013

Poultrygeist – Night of the Chiken dead di Lloyd Kaufman


          
       il folle Lloyd Kaufman frulla insieme la notte dei morti viventi, Poltergeist e Super size me



La trama
Arbie (Jason Yachanin)è un adolescente decisamente nerd che decide di portare la sua ragazza Wendy (Kate Graham) nel posto più romantico di Tromaville: il cimitero indiano. I due ragazzi, intenti a pomiciare, non si accorgono che dal terreno stanno emergendo zombie ma vengono salvati involontariamente da un guardone che li mette in fuga. Un anno dopo Arbie ritorna nel luogo dove ha lasciato Wendy in partenza per il college ma si ritrova un fast food fresco d'inaugurazione circondato da manifestanti inferociti. Arbie ritrova Wendy ma scopre che lei nel frattempo è diventata lesbica e attivista politica, difatti è fidanzata con la ragazza che capeggia la protesta. Per ripicca Arbie si fa assumere nel fast food e si ritrova a lavorare con una serie di strani personaggi: una musulmana con il velo di nome Humus (ma che tutti chiamano Hamas), un immigrato messicano clandestino omosessuale e un redneck con un amore per i polli tutt'altro che platonico.
La maledizione del cimitero indiano si rovescerà sul Fast Food, infestando il cibo e rendendo chiunque lo mangi un pollo zombie inferocito. Arbie dovrà far fronte a quest'assurda minaccia e potrà contare anche sull'aiuto di un bizzarro cassiere (il regista Lloyd Kaufman)

Il regista
Dietro (e davanti) la macchina da presa troviamo il folle e vulcanico regista Lloyd Kaufman, cofondatore con il collega Michael Herz della casa di produzione indipendente Troma. Kaufman è dotato di un peculiare senso dell'umorismo teso alla dissacrazione a ogni costo: nel mondo della Troma non esistono tabù, non c'è la paura di offendere perché chiunque e qualunque cosa viene presa in giro, compreso lo stesso Kaufman. Portatore di una visione del cinema libera e goliardica, il regista satireggia sui temi più disparati senza mai diventare pesante o pedante, anche se il suo humour spesso si spinge ben oltre il buon gusto è frutto di una scelta consapevole, dettata da un rifiuto totale all'edulcorazione e alla censura. Suo primo grande successo e manifesto di quella che sarà la "poetica" della Troma è The Toxic Avenger, diretto a quattro mani con il socio Herz: il film racconta di un geek angariato dai bulli che dopo esser finito in un bidone di rifiuti tossici si ritrova trasformato in un mostro verde in tutù che combatte il crimine armato di mocho nei modi più cruenti immaginabili. Non proprio il genere di film che troverebbe spazio a Hollywood.

 Kaufman alle prese con un pollo zombie


Scene Cult
Il film è un unica scena cult dall'inizio alla fine e per lo spettatore che ha lo stomaco per sopportare oscenità assortite, è una goduria continua.

Personaggi Cult
Hummus, dipendente mussulmana del fast food che indossa il velo sotto la divisa e che tutti i personaggi chiamano Hamas, mandandola su tutte le furie.
Paco Bell, immigrato messicano clandestino omosessuale che si ritroverà trasformato in un panino zombie.
E la lista potrebbe continuare per molto tempo...



...e Quindi?
Poultrygeist è uno dei migliori film della Troma che ha in se tutti le caratteristiche della casa di produzione indipendente: satira a trecentosessanta gradi, personaggi fuori di testa, splatter oltre i livelli di guardia e un atmosfera goliardica e gioiosa. La satira si indirizza verso i bersagli più disparati: sia verso le grandi compagnie senza scrupoli, sia verso i manifestanti che spesso sono vengono facilmente plagiati da slogan vuoti. C'è davvero di TUTTO in questo film, perfino delle scene musical.
Un film non per tutti infatti se siete degli stomaci delicati oppure vi offendete facilmente questo film non fa per voi ma tutti gli altri se la godranno un mondo!

Le ultime parole famose
"Come Gesù ha detto prima di morire: la vendetta è un piatto che va servito... fritto!"
Arbie a proposito della vendetta



A cura di Davide Schiano di Coscia

sabato 5 gennaio 2013

A Scanner Darkly di Richard Linklater



                         La miglior trasposizione di Philip K. Dick dai tempi di Blade Runner



La Trama
In un futuro molto prossimo la droga più diffusa è la sostanza M, un narcotico dagli effetti devastanti per la psiche e capace di dare assuefazione istantanea. Bob Arctor (Keanu Reeves) si ritrova a vivere due vite parallele: in una è Bob, tossico all'ultimo stadio che vive in una baracca
con altri sbandati nelle sue stesse condizioni come il paranoico Barris (Robert Downey Jr.), Luckman (Woody Harrelson) e Charles Freck (Rory Chocrane), nell'altra è Fred, agente della narcotici sotto copertura, costretto a sorvegliare la vita di Bob Arctor e dei suoi amici. Il mondo di Bob diverrà via via sempre più confuso e i confini tra le due vite diverranno sempre più definiti fino a diventare incompatibili, mettendo l'agente sotto copertura in una situazione paradossale.

Bob Arctor nella tuta "disindividuante"


Il Regista
Richard Linklater, regista americano che ama corteggiare il cinema indipendente, ha al suo attivo una filmografia in cui si alternano progetti più personali a pellicole "alimentari". Il suo primo lavoro di un qualche rilievo è il multiforme Slacker, esperimento in cui attraverso vari spezzoni si seguono un centinaio di personaggi. Opera che consacra Linklater nel cuore dei cinefili è il romantico Prima dell'Alba cui fa seguito nove anni dopo Before Sunset – Prima del tramonto, in cui viene raccontato l'incontro intenso e fugace tra Jesse e Celine. Linklater realizza una pellicola che per stile e tematiche ricorda molto da vicino A Scanner Darkly, Waking Life, un viaggio onirico in cui viene trattata una mole impressionante di temi e riferimenti colti (si va da Freud a Philip K. Dick, passando per Platone e Sartre) in una metafisica della realtà e realizzato con una tecnica molto particolare, il Rotoscoping con cui poi verrà filmato anche A Scanner Darkly.

Il Cast
A dar vita al confuso e umanissimo Bob Arctor/Fred è il volto dolente di Keanu Reeves, qui capace d'un interpretazione toccante e amarissima di un uomo alle prese con una vita in cui il dubbio si fa regola. La controparte sentimentale di Bob, Donna Hayworth è interpretata da una rinata Winona Ryder, che regala una sorta di angosciata delicatezza al suo personaggio. La paranoica "Nemesi" di Bob, James Barries è affidata a un esilarante Robert Downey Jr, ancora lontano dai fasti di The Avengers e Sherlock Holmes e non ancora diventato il personaggio che oggi gigioneggia sui grandi (e piccoli) schermi. Woody Harrelson, contribuisce con il suo Ernie Luckman a creare con Downey una coppia comica capace di stemperare la tensione e i toni cupi.

James Barries visto dall'allucinato Freck
Scene Cult
La scena con cui si apre il film in cui uno schizzatissimo Freck combatte contro degli insetti immaginari. Il fallito suicidio di Freck, con tanto di lettura eterna dei peccati da parte di un compunto alieno.

Charles Freck attende la lettura dei suoi peccati


Personaggi Cult
Bob Arctor e il suo doppio (?) Fred e la loro tuta disindividuante.

..e Quindi?
Con A Scanner Darkly, Linklater effettua una fedelissima trasposizione del romanzo di Dick, sia in spirito che in atmosfere. Un film sulla realtà, sulla percezione del mondo, sulla solitudine umana che saprà divertire e commuovere e che riesce a trasmettere il sottile malessere presente nell'opera originale. A contribuire alla sensazione d'estraniamento c'è la tecnica di realizzazione, il rotoscoping che infonde una sensazione onirica e al contempo di estremo realismo, andando a dare una nuova intensità alle espressioni dei personaggi.

Le Ultime parole famose
"Mi devo comportare come se loro non ci fossero, sempre che loro esistano davvero...potrebbero essere frutto della mia immaginazione...qualunque cosa sia quella che sta osservando non è umana, non è come gli occhi scuri della piccola Donna e non batte mai le ciglia...
Che cosa vede uno scanner? vede dentro la testa? vede dentro il cuore? Vede dentro di me, dentro di noi? Vede in modo chiaro o scuro? Spero che veda in modo chiaro perché io non riesco a vedere più dentro di me...io vedo solo tenebre...Spero, per il bene di tutti che gli scanner vedano meglio perché se lo scanner vede in modo scuro come me allora sono dannato, dannato per sempre e in questo modo finiremo per morire tutti conoscendo poco o niente e su quel poco che conosceremo ci saremo anche sbagliati..."
Bob Arctor s'interroga sul senso della vita, sorvegliato da invisibili scanner  



A cura di Davide Schiano di Coscia