mercoledì 23 ottobre 2013

Mortacci Nostri: Splatters - gli schizzacervelli




La Trama
Il giovane Lionel (Timothy Balme), ragazzo chiuso e immaturo, vive con la tirannica madre (Elizabeth Moody).
Il prode Lionel
A salvarlo da sua madre arriverà Paquita (Diane Penalver), cassiera di una botteguccia convinta che Lionel sia il cavaliere visto nei tarocchi da sua nonna sensitiva.
Mentre segue di nascosto Paquita e Lionel, la madre di quest'ultimo verrà morsa da una scimmia ratto, portatrice di una terribile maledizione.
Dopo poco la madre di Lionel si trasformerà in un voracissimo zombie e inizierà a spargere il morbo. Toccherà al timido e insicuro Lionel fermare quest'invasione, in un crescendo di sangue e assurdità.




Il regista
un giovine Peter Jackson sul set
Peter Jackson è noto al grande pubblico per la grandiosa trasposizione su grande schermo della trilogia fantasy de Il Signore degli Anelli. Il fantastico insieme all'orrore sono generi a cui il regista è stato sempre legato, fin dall'inizio della sua carriera. L'esordio di Jackson, Bad Taste, è un tripudio di splatter e umorismo demenziale. Jackson s'inserisce in quel filone horror che mescola splatter e slapstick, filone iniziato da Sam Raimi con La Casa 2. La vena umoristica viene a galla anche con il film successivo, Meet the Feebles, una versione dei Muppets irriverente e politicamente scorretta. Lo splatter ritorna con il film seguente, Splatters – gli schizzacervelli in cui Jackson non si pone alcun freno e il film è un trionfo di umorismo demenziale ed effetti splatter. Con Creature del Cielo il regista coglie di sorpreso tutti coloro che si aspettavano un altro capolavoro dell'eccesso: storia drammatica dell'amicizia fra due ragazze, Creature del Cielo è un film immaginifico, delicato e crudo allo stesso tempo. Jackson successivamente tenta un genere nuovo, il mockumentary cioè il finto documentario con Forgotten Silver, storia (fittizia) del pioniere cinematografico neozeolandese Colin McKenzie. In Sospesi nel tempo, Jackson rimescola di nuovo le carte immergendo lo spettatore in una vicenda grottesca a base di spettri, truffatori e tirando in ballo persino la triste mietitrice in "persona". Il regista neozelandese, vistosi rifiutato il progetto per un remake di King kong, suo film preferito fin dall'infanzia, propone agli studios l'adattamento di un altra delle sue passioni di gioventù, Il Signore degli Anelli. La trilogia fantasy ha un successo strepitoso e permette al regista, finora considerato di culto entro una nicchia di appassionati, di essere conosciuto dal grande pubblico. Con il successo del Signore degli Anelli arriva anche la possibilità per Jackson di realizzare il suo vecchio sogno, dirigere un remake di King Kong. Il sogno si concretizza e King kong approda sugli schermi cinematografici di tutto il mondo riscuotendo un enorme successo.
Jackson, che ha abituato i suoi fan a continui cambiamenti di tono e di registro da un film all'altro, fa seguire all'opulento e roboante King Kong un film quasi intimista, Amabili Resti, storia di una ragazzina assassinata che da un limbo segue le vicende della sua famiglia e del suo assassino.
Dopo questo film Jackson ritorna nei luoghi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo e dirige Lo Hobbit, primo film di una nuova trilogia fantasy che funge da prequel per il Signore degli Anelli.


Il Cast
Timothy Balme è perfetto nell'interpretare l'impacciato Lionel, a tratti sembra quasi un cartoon grazie a un volto molto espressivo e a una recitazione molto caricata. Esilarante la sequenza in cui Lionel porta a spasso nel parco il bimbo Zombie. Elizabeth Coosgrove è davvero in parte, sia quando si tratta di ritrarre la dispotica madre mentre è in vita sia quando è sepolta sotto strati e strati di trucco quando interpreta la sua versione zombie. Diane Penalver è il perfetto contraltare di Balme, un cartoon dalla recitazione caricata. La palma del personaggio migliore però va a Stuart Devenie che con il suo Padre McGruder alias il Ninja di Dio è irresistibile nella scena notturna al cimitero, complice anche il doppiaggio italiano. Il tono generale della recitazione è sopra le righe, per dare un effetto comico e per rendere meno impressionante lo splatter.


Paquita pronuncia una delle battute cult del film
...e Quindi?
Splatter- gli schizzacervelli (meraviglioso il sottotitolo italiano) è un film che non può mancare nella videoteca di chiunque si definisca fan dell'Horror.
La miscela di splatter e commedia demenziale, che Raimi creò, raggiunge qui vette inarrivabili. Jackson avrebbe potuto essere uno dei tanti emuli di Raimi ma grazie al suo umorismo e alla sua capacità di osare è riuscito a ritagliarsi un posto d'onore nell'immaginario degli appassionati dell'Orrore. Un film da vedere e rivedere!


Grado di Splatterosità
Estremo: teste mozzate, gente fatta a pezzi dal tagliaerba, zombie semidecapitati.


Causa del contagio
L'orrenda scimmia ratto di Skull Island allo zoo
La scimmia ratto in tutto il suo splendore
Livello di stupidità dei sopravvissuti
Molto alto.
L'unico ad accorgersi che ci sono dei morti viventi in giro è Lionel mentre il resto dei personaggi se ne accorge solo quando è troppo tardi.
Discorso a parte merita Padre McGruder che quando vede gli zombie invece di fuggire terrorizzato li affronta a suon di arti marziali proclamandosi il Ninja di Dio.


Il ninja di Dio!
Zombie lenti o centometristi?
Lenti ma piuttosto vivaci.


Morticino 
Il corto a tema zombesco che accompagna Splatters è un frullato di Western, zombie movie, umorismo e animazione con i pupazzi.
It Came from the West è un gioiellino folle di 17 minuti in cui un ragazzino maltrattato da tutti si troverà a fronteggiare un invasione di morti viventi scatenata da uno sciamano desideroso di vendetta.
Questo corto è opera del danese Tor Fruergaard, all'epoca studente presso la Danish Filmschool.




sabato 19 ottobre 2013

The Stupids di John Landis

                  Storia di una famiglia americana tipo
                                                          
                                                            
Di famiglie, normali, disfunzionali, nuclearizzate, scoppiate, impazzite è pieno il cinema (e oserei dire, il mondo). Soprattutto di famiglie americane. L' americano ha sempre avuto una certa attitudine a raccontare il nucleo familiare, sia al cinema che sul piccolo schermo. Uno degli stereotipi più usati e abusati riguardo la famiglia è quello che la vorrebbe come luogo in cui ogni conflitto viene risolto e appianato, luogo sociale in cui sarebbero custoditi tutto il bello e il buono di una società altrimenti corrotta e ostile. Landis in The Stupids scardina questo stereotipo e lo fa con un umorismo (volontariamente) al limite del demenziale.



Gli Stupids sono una famigliola americana tipica (degli anni 50): padre lavoratore e attento , madre premurosa e regina del focolare domestico, due figlioletti perennemente sorridenti praticamente identici ai rispettivi genitori, un cane e un gatto (in claymation) e una bella casetta color pastello nei sobborghi.
Qualcosa interviene a turbare la loro quiete: la loro spazzatura è stata "rubata" un altra volta! Il prode capofamiglia Stanley (Tom Arnold) decide di scoprire chi c'è dietro questi misfatti e si lancia all'inseguimento del camion dell'immondizia, equipaggiato con dei pattini. I figli, (Bug Hall e Alex McKenna) non trovandolo il mattino dopo pensano immediatamente che sia stato rapito e si recano alla polizia, non prima di lasciare un delirante biglietto per la madre. La madre Joan (Jessica Lundy) , dopo aver letto il messaggio, convinta che la polizia abbia rapito i suoi bambini accorre in loro soccorso. I membri della famiglia Stupids ritrovatisi dopo varie avventure, originatesi dal fatto che nessuno di loro è capace di capire il benché minimo concetto senza equivocare, verranno convinti dal capofamiglia che ci sia in atto un diabolico complotto facente capo a un misterioso individuo detto "Il mittente" (Vincent Price), il cui scopo sarebbe quello di privare tutti della propria posta e della propria immondizia. Mentre cercheranno di sventare questo complotto immaginario, gli Stupids incapperanno in un complotto ben più reale in cui sono coinvolti criminalità, esercito e armi, senza rendersene minimamente conto.
Il diabolico Signor Mittente
Solitamente le commedie funzionano perché lo spettatore riesce a entrare in empatia con i protagonisti, funzionano perché lo spettatore riesce a immedesimarsi nei personaggi e di conseguenza riesce ad appassionarsi alle loro vicissitudini. Ci sono delle eccezioni, certo, a esempio Zoolander ma di solito è questa la norma.
The Stupids mette a disagio lo spettatore perché egli non riesce a immedesimarsi, non riesce a entrare in empatia.
Lo spettatore per l'intera durata della pellicola non fa altro che chiedersi come sia possibile che i personaggi non capiscano mai nulla.
Landis fa agire i personaggi in modo estremamente stupido ma anche in modo estremamente familiare per lo spettatore: Le reazioni degli Stupids alle situazioni non sono quelle che le persone avrebbero nella vita reale ma sono quelle che avrebbero i personaggi di un film.
Queste azioni sono inserite in un contesto "realistico" ed è questo a renderle disorientanti.
il regista John Landis
John Landis, regista da sempre dotato di un umorismo a tratti caustico, con questo film realizza una critica all'americano medio che ignora qualsiasi cosa sia al di fuori delle sue immediate vicinanze ed è convinto di sapere tutto.

Le lacune degli Stupids sono una versione ingigantita dell'ignoranza diffusa.
A nessuno piace che gli si dica che è uno stupido e difatti il film è stato un flop al botteghino e anche sui siti specializzati ha ottenuto votazioni molto basse.
Il film è stato frainteso, si è confusa la stupidità volontaria messa in scena con la stupidità involontaria.
The Stupids è un film che a prima vista sembra l'ennesimo film demenziale ma che se guardato con il cervello acceso può rivelarsi una grossa sorpresa per lo spettatore.

Curiosità: Molti registi famosi hanno preso parte a questo film in piccoli ruoli o come comparse, a esempio Cronenberg, Mick Garris, Costa- Gavras e Gillo Pontecorvo. La cosa non è nuova per Landis, basti pensare a Dario Argento che appare come paramedico in Amore all'ultimo morso.


"Ok, lezione di mimetizzazione numero 1: per sembrare un cespuglio devi pensare come un cespuglio. ufff...eccomi qua sono un perfetto cespuglio. Vegeto e ondeggio al vento, è la vita che fa per me. Da queste parti la terra è buona, c'è il sole che splende. Da buon cespuglio io le noto queste cose. Ehi un momento che roba è? Alza le braccia. Ho due braccia!!Sono un cespuglio con le braccia! E con le gambe! Sono il primo cespuglio della Storia con le gambe!!!" 

Stanley Stupid da prova delle sue capacità di mimetizzazione