giovedì 31 marzo 2016

L'ALBA DEI MORTI DEMENTI Vs QUELLA CASA NEL BOSCO


di Witney Seibold

Il tempo è giunto per un altra resa dei conti. Siete in una stanza chiusa e senza finestre. L'unica cosa con voi nella stanza sono due pizze cinematografiche. Una scatola contiene L'ALBA DEI MORTI DEMENTI di Edgar Wright. L'altra contiene QUELLA CASA NEL BOSCO di Drew Goddard. Avete una scatola di fiammiferi tra le mani. Dovete bruciare una delle due pellicole. Una volta che l'avrete fatto, il film bruciato svanirà dalla storia del cinema per sempre. All'altro sarà consentito di sopravvivere. Quale scegliereste?

Siamo sempre in un momento rinfrescante quando una nuova voce entra nel canone horror. Tutti ricordiamo dove eravamo la prima volta che abbiamo visto, per citare qualche esempio recente, THE HOUSE OF THE DEVIL di Ti West, o persino IT FOLLOWS dell'anno scorso. Horror, nonostante la sua reputazione per la ripetitività e la banalità, incoraggia più creatività rispetto a ogni altro genere, e noi stiamo vivendo felicemente in un epoca di esplosiva creatività horror.

Una delle più recenti voci canonizzate nella comunità del genere horror è stato un regista britannico di nome Edgar Wright, un ipercinetico ed entusiasta regista nerd, e un sicuro accolito di Sam Raimi. Wright fu dichiarato all'epoca essere la nuova avanguardia della commedia horror, ed è andato avanti dirigendo qualche colorato pezzo d'intrattenimento davvero buono (e qualcuno appena passabile) Si stava apprestando persino a dirigere un film di supereroi di alto profilo, fino a che non ha realizzato che le voci davvero creative non sono ammesse nei grandi film prodotti dagli studio. La sua rivelazione avvenne nel 2004 con l'uscita de L'ALBA DEI MORTI DEMENTI.


Un altra voce principale che ancora sembra essere nel bel mezzo della canonizzazione è Drew Goddard, un frequente collaboratore con l'insopportabile divinità nerd Joss Whedon, e scrittore di recenti amate serie tv come BUFFY l'AMMAZZAVAMPIRI, ALIAS e LOST. Lui era uno dei produttori esecutivi della serie tv DAREDEVIL. Inoltre è l'amato sceneggiatore di film che ha lavorato su film acclamati come THE MARTIAN - SOPRAVVISSUTO. A oggi, ha diretto solo un film. QUELLA CASA NEL BOSCO del 2012, un intelligente commedia decostruzionista che riposiziona il punto di vista in film horror come LA CASA. Quando uscì (dopo aver passato qualche anno sugli scaffali), i fan impazzirono, e per qualche mese, sembrava che avessimo Il Più Importante Film Mai Fatto.


Visto che la provocazione è divertente, abbiamo deciso di prendere queste due voci nella presa in giro dell'horror, e di metterle l'una contro l'altra. Qual è il film che merita di sopravvivere nella coscienza dell'horror, e quale può essere cancellato dalla Storia? Che il dibattito cominci. Inizieremo con il film più vecchio.

L'ALBA DEI MORTI VIVENTI del 2004, è una commedia romantica assolutamente divertente su di un pigro uomo immaturo chiamato Shaun (Simon Pegg) - un uomo che, nei suoi 30 anni, è ancora incastrato a lavorare come commesso, felicemente non condizionato dall'ambizione - e dei suoi scarsi tentativi di riconquistarsi l'affetto della sua ragazza in-procinto-di-andare-avanti. Shaun è un personaggio che sembra essere visto sempre di più nei film recenti, in quanto il maschio ossessionato dai media, perpetuamente arenato, avverso alla maturità è il personaggio che definisce sia la generazione nata tra i primi anni 80 e il 2000 sia quelli nati negli anni 2000. 


Mentre ci sono innumerevoli film comici che si inseriscono in questo recente zeitgeist, L'ALBA DEI MORTI DEMENTI è particolarmente scaltro riguardo al modo in cui la maturità si è arrestata nelle recenti generazioni. Sembra essere la piaga di queste generazioni di rimanere bloccati in una mentalità infantile. Le cose dell'infanzia non vengono messe via, e una beata pigrizia è più visibile di quanto fosse mai stata. L'ALBA DEI MORTI DEMENTI sottolinea il lato oscuro del rimanere immaturi. Ci piace Shaun. è un tipo divertente. Ma apertamente riconosciamo che è bloccato in una routine. una reale donna adulta non sarebbe interessata in questo sciattone poco ambizioso, e lei glielo dice in faccia.

Shaun, nel frattempo, è a un bivio. Lui ha raggiunto l'età in cui non aver messo a posto la sua vita inizia a diventare inappropriato. Si darà da fare, si troverà un nuovo lavoro, farà degli sforzi più maturi per tenersi la sua ragazza, e finalmente muoverà i primi passi - un decennio troppo tardi- nell'età adulta? O continuerà con la la sua confortante, meravigliosa terra delle meraviglie dei vent'anni consistente nel giocare ai videogame e bere al suo pub preferito con i suoi ugualmente bloccati, ma davvero affettuosi, amici?

L'azione in L'ALBA DEI MORTI DEMENTI ha una svolta quando appaiono gli zombi. La battuta più intelligente nel film è che gli zombi appaiono, e Shaun è così isolato che non se ne accorge. Gli zombi inoltre sono una metafora per la stagnazione. Se sei bloccato in un lavoro monotono, seguendo la stessa infantile routine per il resto della tua vita, potresti anche essere uno zombi. Shaun scopre che è all'altezza del compito di combattere gli zombi, e - come tutti gli uomini che non-così-segretamente covano fantasie apocalittiche - scopre che può diventare il signore delle terre desolate degli zombi. Si mette alla testa dei suoi amici, e comunque si dirige al suo pub preferito.


Pensate a tutte le fantasie che L'ALBA DEI MORTI DEMENTI realizza per il maschio in crisi post adolescenziale. In primis, rende valido il vostro interesse per gli zombi; studiando i film di zombi per tutti quegli anni, siete improvvisamente degli esperto. La vostra vita non è stata sprecata guardando film. Era tutto in preparazione per questo momento. L'apocalisse zombi inoltre da a Shaun la possibilità di spiegarsi ai suoi genitori delusi, una fantasia che probabilmente molti giovani uomini hanno. Mamma, papà, io sono davvero a posto, e posso essere affidabile. Ho solo bisogno di qualcosa di straordinario per provarlo.

Analogamente, a Shaun è consentito di mettersi in mostra per il suo amore, provando che possiede una vera mascolinità. Questo è un altro aspetto del maschio bloccato; non sono visti come particolarmente uomini. La mancanza di machismo tradizionale, portata solo dalla pigrizia, neutralizza molti uomini, e loro hanno bisogno di esercitare le proprie fantasie mascoline in altri modi. Alla fine, comunque, Shaun inevitabilmente dovrà crescere, e il simbolismo degli zombi cambia. Loro sono l'invasione dell'età adulta. Alla fine dovete abbandonare gli atteggiamenti infantili.

Quindi L'ALBA DEI MORTI DEMENTI è una brillante polemica sulla maturità e sulla mascolinità. Che cosa offre QUELLA CASA NEL BOSCO?

In comparazione, molto meno, vien fuori. QUELLA CASA NEL BOSCO parla di un team di insoliti tecnici che manipolano la realtà che agiscono in una sala controllo in stile NASA in una località sconosciuta. I tecnici usano un equipaggiamento da spie ad alta tecnologia, un holodeck grande quanto una città, e droghe che alterano la mente per attirare ragazzi del college ne - in pratica - LA CASA. Una volta che i ragazzi sono nell'holodeck, i tecnici dispongono le circostanze per rassomigliare a un film dell'horror, fino a battute di dialogo, scene di sesso, personaggi archetipali, e mostri sotterranei (i tecnici hanno accesso a una libreria di mostri reali). Il film, quindi, è sugli sforzi che questi tecnici devono fare per far si che la realtà rassomigli a un film da quattro soldi in stile LA CASA.


Il simbolismo è facilmente interpretabile. I tecnici chiaramente rappresentano i registi che forzano personaggi archetipali attraverso situazioni stereotipate più e più volte. In un mondo dove la maggior parte dei giovani sono intimamente familiari con i cliché dei film horror, perché dovrebbero andare deliberatamente in quella che molto chiaramente è una situazione da film horror? Perché i ragazzi in questi film horror si comportano tutti allo stesso modo? Chiaramente, sono manipolati da forze invisibili.

E perché i tecnici voglio ripetutamente uccidere questi gli avatar di questi giovani sullo schermo? Nella mitologia del film, questi ragazzi sono sacrificati a una vendicativa divinità assetata di sangue, che richiede i cliché dei film slasher come suo rituale sacrificale preferito. Il dio rabbioso è il chiaro simbolo per il pubblico. Noi, QUELLA CASA NEL BOSCO argomenta, chiediamo queste morti per appagare la nostra passiva ma infinita sete di sangue e pruriginosa exploitation horror. La formula non può essere deviata a causa di ciò che noi, come membri del pubblico, ci siamo abituati ad aspettarci. L'originalità sia dannata, abbiamo bisogno dei nostri agnelli sacrificali.

Quindi la funzione definitiva di QUELLA CASA NEL BOSCO è di critica cinematografica. Guarda ai cliché dei film horror a basso budget, e cerca di aggiungerci una certa, folle logica fantascientifica. In quanto critica e simbolismo, QUELLA CASA NEL BOSCO è rinfrescante, mediamente intelligente, e quasi certamente unico.

Il problema con QUELLA CASA NEL BOSCO è che non funziona davvero come film aldilà del suo simbolismo. I personaggi sono scialbi in modo deludente (forse di proposito), e il film presume che voi simpatizziate con i personaggi dei ragazzi, quando loro sono chiaramente secondari rispetto ai tecnici; Io sono più interessato nelle motivazioni e le meccaniche dei tecnici rispetto a quanto lo sia nel fato dei ragazzi. Semplicemente come in molti film slasher, è facile sacrificare empatia per personaggi che presumete essere condannati.

Alla fine, i ragazzi irrompono nel laboratorio dei tecnici - è una svolta narrativa meta piuttosto divertente - e scatenano i mostri sui "cineasti". Alla fine i tecnici sono distrutti dalla loro crudeltà indifferente. Le scene del massacro dei mostri sono sanguinose e divertenti. Quando i ragazzi non sono tradizionalmente sacrificati, gli irosi dei evadono dal loro reame divino e alla fine causano la fine del mondo.

Questo è meno audace di quanto suoni. Un film che in precedenza stava funzionano benino in quanto simbolismo si perde nelle sue stesse regole nel film molto meno interessanti. La sua mitologia è, quando tutto è spiegato, sia scialbo che facile da seguire. Persino pensando che il film finisca con l'apocalisse, sembra che QUELLA CASA NEL BOSCO perda il suo coraggio. Proprio quando stava diventando davvero metafisico, ritorna alla sua facilmente comprensibile mitologia di finzione da fumetto. Il film si stava presentando come un commento sul raccontare storie, e alla fine si trasforma proprio nel tipo di storia che stava cercando di disfare. QUELLA CASA NEL BOSCO non aveva bisogno di un'apocalisse metaforica alla fine. Sapevamo cosa stava succedendo. Avevamo bisogno di qualcosa davvero bizzarro e audace.


In più, QUELLA CASA NEL BOSCO è soffuso dello spiacevole tono sfacciato di Joss Whedon. Whedon ha sempre scritto come un ambizioso diciassettenne, facendo l'idiota in situazioni di fantasia con una buona dose di battute sagaci, ma mai disturbandosi di creare personaggi che rimangano impressi o situazioni che trascendano. C'è uno strano, ineffabile, aggressività che si trova alla base di QUELLA CASA NEL BOSCO. Si tratta di un film che, affidandoci a un vecchio modo di dire critico,  un po' troppo compiaciuto della sua stessa furbizia. Dovrebbe sembrare capovolgente, ma sembra solo invadente.

Come trattato, QUELLA CASA NEL BOSCO è una divertente discussione metafisica su vuoti cliché dei film horror. è la conversazione che tieni al college mentre fumi erba e ti godi un dimenticabile film horror nella tua stanza nel dormitorio. E se fossimo più del pubblico di un film, amico? E se quelle vittime degli slasher fossero i nostri agnelli sacrificali? Questa è roba profonda, fratello. In quanto film, comunque, il film perde coesione. La storia se la gioca al sicuro nell'esatto momento in cui ha bisogno di fare marcia indietro e rovinare se stessa. In ultima analisi, è piuttosto buono, ma non grande.

Quindi tra il film che è un commento saliente sul modo in cui la maturità funziona nella generazione attuale, e un ambiziosa, ma non interamente riuscita discussione sui cliché dei film horror, questo autore propone di salvare il primo. Mentre i film consapevoli sono il pane quotidiano del medium, QUELLA CASA NEL BOSCO non si spinge abbastanza in là. L'ALBA DEI MORTI DEMENTI, nel frattempo, è completo. Ha dei personaggi più interessanti, un messaggio più completo, e non per tirare corto, è semplicemente più divertente

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com/

mercoledì 30 marzo 2016

Tutti i segreti più bizzarri che non avete mai saputo sulla realizzazione di Slither


di Ryan Plummer

James Gunn si è avventurato nel selvaggio territorio della space-opera con I Guardiani della Galassia. Ma proprio come Peter Jackson, Gunn ha iniziato dirigendo horror bizzarri — e stiamo per dare un'occhiata allo strano e miracoloso viaggio dietro la realizzazione di Slither.

Slither vede come interpreti Nathan Fillion e Elizabeth Banks — al tempo, Fillion stava appena diventando se stesso, per via del fanatismo dietro la sua serie recentemente rilasciata Firefly. Da parte sua, Gunn aveva scritto entrambi i film di Scooby-Doo, così come anche il remake di successo di Zombi di Romero. Slither sarebbe stato il debutto alla regia di Gunn, così come anche la prima volta in cui Fillion sarebbe stato protagonista in un film multi milionario.

Slither è una sorta di mix di tutto ciò che la gente ama dei film horror anni 80, incluso un sacco di body horror e effetti speciali analogici per le creature. Un meteorite cade al suolo e un paese viene infettato da vermi che fanno la tana nel cervello, zombificando le vittime, e trasformandole in pedine dell'alieno che era a bordo del sasso spaziale, interpretato dal glorioso Michael Rooker.

La Sceneggiatura

Sul suo sito (che contiene un mucchio di altri dettagli non inclusi in questo articolo) il regista James Gunn parla dell'immagine iniziale che fece scattare la scintilla dell'idea di Slither:

"Il seme per SLiTHER venne piantato circa sette anni fa, quando mio fratello Brian e io eravamo fuori a cena. Io mi ero appena trasferito a L.A. Stavamo parlando di quanto amassimo i film dell'orrore, e di quanto io volessi realizzarne uno. Brian mi chiese quale fosse la cosa più spaventosa che potessi pensare. Una visione mi balenò nella mente: una donna, sulle sue ginocchia, con le convulsioni con i suoi occhi girati all'indietro mentre un parassita rosso lungo 50 centimetri si infilava nella sua bocca e nella sua gola, sbattendo la coda come una trota all'amo."

E stando al commento del DVD, il titolo Slither venne pochissimo dopo quell'immagine iniziale.


E in quel commento, Gunn parla dei film horror "sanguinosi, sopra le righe, divertenti" a cui voleva rendere omaggio. Inclusi Il demone sotto la pelle, Re-Animator, La Cosa (remake), La Mosca (remake), Tremors, The Brood - la covata malefica, The Blob (originale e remake), Basket Case, Il ritorno dei morti viventi, Invasione degli ultracorpi e il suo remake Terrore dallo spazio profondo, e la Casa 2, tra gli altri.

Parlando di influenze, alcune persone sostengono che Slither sia semplicemente un imitazione di Dimensione Terrore. Bloody-Disgusting ha un articolo piuttosto grande sul perché non siano così simili, inoltre Gunn nega di aver mai visto il film fino a dopo l'uscita di SLITHER. Disse a un intervistatore: "Ascolta, ho imitato molti altri film, quindi per me non c'è ragione di mentire. LA verità è che Dimensione terrore probabilmente è ispirato da un sacco della roba da cui sono ispirato – in pratica, viene da dentro ( ndt. it came from within, gioco di parole con uno dei titoli de il demone sotto la pelle); il demone sotto la pelle. Che è una grande ispirazione per me, è uno dei miei film preferiti . Mi sembra davvero strano che le persone continuino a riferirsi a Dimensione terrore quando c'è un precedente ancor prima. Sembra che loro abbiano una Storia dell'horror superficiale."

Un paio di studio volevano fare il film ma Gold Circle con Universal voleva fare il film il prima possibile — un grande stimolo alla vendita per Gunn — e diedero al regista più o meno completa libertà.

All'inizio, Gunn non era nemmeno addetto a dirigere il film, spiegò:

"In realtà ero destinato a dirigere un altro film quando stavo scrivendo questo film. Stavo scrivendo questo film e lo stavo per vendere per avere un po' di soldi per fare un film indipendente dal budget estremamente basso. Ma mentre iniziavo le riscritture su questo film dopo che l'avevo venduto a Universal e Gold Circle, io me ne innamorai. Inoltre realizzai che il tono era davvero qualcosa di strano e unico perché era divertente ed era spaventoso, ed è un equilibrio difficile. E quindi mi sarei sentito più a mio agio se l'avessi diretto da me. Diversamente prevedevo di essere davvero scontento la notte [della prima] se fosse stato diretto da qualcun altro."

Lo script è pieno di strizzate d'occhio ai film horror degli anni 80 che sono venuti prima di esso. Per esempio il nome del liceo della cittadina è Earl Basset High, che è un omaggio al personaggio principale del film Tremors.

Un altro fatto interessante riguardo la sceneggiatura è che la canzone degli Air Supply che suona mentre Starla e il Grant  alieno fanno l'amore era in realtà scritta nella sceneggiatura. La scelse perché pensava che gli desse i brividi. Disse che il testo era "da stalker".

Casting


Secondo il suo sito, Gunn aveva Rooker in mentre dal via libera: "Michael Rooker, che interpreta Grant Grant, è stato uno dei miei attori preferiti sin da quando lo vidi in Herny Pioggia di Sangue. Lui è l'unico attore che presi in considerazione mentre ero ancora in fase di sceneggiatura."

Per Starla, Gunn stava cercando una "bionda alla Hitchcock," così come la mette nel commento del DVD. Voleva qualcuno bello e grazioso in quel vecchio stile, ma ancora pronto a fare qualcosa di disgustoso come Slither. Banks era in cima alla sua lista per il ruolo, e fu compiaciuto di vedere il suo nome sulla lista delle audizioni.

Comunque la Banks aveva i suoi dubbi, in un intervista promozionale per il film disse,

"In realtà l'unica cosa che dissero fu, 'Stai per interpretare Starla Grant in un film chiamato Slither.' E io ero tipo, 'No che non lo sto per fare. Voi ragazzi siete fuori di testa!' Ma poi lo lessi ed è un grande script ed è molto divertente," confessò la Banks. "Mi sono divertita tantissimo a realizzare il film. è stata una grande esperienza filmica e io sono stata così fortunata ad avere Nathan Fillion lì al mio fianco e Michael Rooker, che è uno stupefacente professionista. E James Gunn che ride un sacco e a cui piace divertirsi, e ha scritto un film sguaiato."

Secondo la legge Canadese, film girati in Canada devono avere attori Canadesi. Attori di altre nazionalità devono essere considerati delle "Star." Fillion scherza nel commento del DVD che la sua cittadinanza Canadese è l'unico modo che aveva per avere la parte.

Un altro cammeo degno di nota è che Rob Zombie appare brevemente come Dr. Carl.

Gunn si complimenta con il cast, nel commento, per essere stati messi a confronto con una "assurda" e "ridicola" premessa e averla presa completamente sul serio.

Riprese


Le condizioni sul set erano molto lontane dall'essere perfette come Fillion ricorda in un intervisa, "Fu un film horror che girammo su a Vancouver. Furono due mesi di riprese di notte, nell'oscurità, nella pioggia, nei boschi, al freddo. Eravamo all'aperto. Eravamo fuori nei boschi, e tutto accade durante una notte, quindi eravamo lì durante l'intera nottata. Per due mesi, furono riprese notturne."

Allo stesso tempo, nel commento del DVD, sia Gunn che Fillion parlano diffusamente di quanto si siano divertiti, e di quanto vicina divenne la troupe. Gunn inoltre sottolinea che il montaggio di apertura del film è praticamente un mucchio di membri della troupe che vanno in giro.

Durante la scena in cui Fillion incontra la Banks sul balcone, a circa 20 minuti nel film, era così freddo che Gunn svenne perché non poteva controllare le sue gambe. Sia Gunn che Fillion fecero i complimenti a Banks per aver girato le scene indossando solo un vestito.


Nel commento del DVD Gunn spiega che gli spettatori sono spesso confusi dal perché, nella scena dove Grant uccide Brenda, il bambino ha un pomodoro. Nella sceneggiatura originale, Brenda spiega che i pomodori sono meno costosi dei giocattoli — e quando il bambino ha finito di giocarci, il pomodoro è bello che ammorbidito.

Poco prima che l'Alieno Grant uccida Brenda, Rooker originariamente ha aveva un monologo su quanto si godesse il fatto di essere un umano, che sembra esser stato tagliato per essere semplicemente superfluo.

Durante il film, Michael Rooker viene ricoperto in sempre più trucco e trucchi prostetici dicendo, in una più recente intervista per The Walking Dead, "Il trucco prendeva solo due ore [per The Walking Dead], e devi ricordarti quello che ho fatto per Slither, che prendeva sette ore e mezza per il trucci, il che era pazzesco, folle."

Ma apparentemente, questo ha aiutato con il realismo per la scena finale di Starla e Grant insieme. Rooker dice a un altro intervistatore:

"Sai, quando parlavamo del trucco… a volte il trucco… fortunatamente per me non mi è mai stato davvero d'intralcio. Persino pensando che è un trucco faticoso; è un trucco doloroso da portare tutto il giorno. è… a volte il dolore che provoca può alimentare le emozioni nel tuo corpo allo stesso tempo. Sai, semplicemente devi usare quello che hai. Voglio dire stai soffrendo emotivamente in questa ultima scena, e stai soffrendo fisicamente. Le cose si aiutano a vicenda. Quindi il trucco e l'attore diventano come in sintonia e utilizzano l'un l'altro (ride) in un modo che... sfortunatamente vorrei che non stare soffrendo, ma di solito lo sto facendo Ed è in questo trucco. Ma um… Io non penso davvero al trucco. Quando sono lì fuori a recitare non sono mai stato veramente preoccupato di nulla; eccetto che a ciò che gli altri attori mi stavano dando. Sai, io semplicemente lo lavoro. Questo è tutto."


Durante le riprese, Fillion andò da Gunn con la preoccupazione che stessero realizzando un film divertente chiedendogli, "Sarà spaventoso? Perché stiamo continuando a renderlo divertente." Gunn gli assicurò che stavano facendo un film divertente... ma non una commedia.

In un intervista Gunn riflette su questo, dicendo: "è un atto di bilanciamento. Voglio dire, dovevamo essere spaventosi ma eravamo anche molto divertenti. Fortunatamente avevamo un cast che si stava divertento e io penso davvero che questo ci abbia aiutato molto per andare avanti e indietro tra l'orrore e l'umorismo. E, alla fine, io penso che abbia aiutato molto il film."

Il cane finto che cade dal soffitto quando Starla va nel seminterrato riempito di orrori di Grant sembrava così realistico, e così simile al cane vero che c'era sul set, che Gunn in realtà riusciva a guardarlo a malapena.

Michael Rooker si slogò veramente la spalla girando la scena in cui attacca Starla per la prima volta, ma in realtà non disse nulla a Gunn al riguardo fino a che il film fu concluso. 

Lloyd Kaufman, il vecchio capo ai Troma Studios (e vecchio capo di Gunn) interpreta il vecchio seduto alla scrivania alla stazione di polizia (Lui è accreditato come triste ubriacone). Apparentemente aveva una battuta — e Gunn ammette quasi gioiosamente che l'ha tagliata dal film.

La scena dove il Sindaco e Trevor stanno piantonando la fattoria Strutemyer, in cerca di Grant, fu interamente improvvisata da Gregg Henry. Inoltre mentre aspettano che il mostro Alieno Grant emerga da un campo. Questo fu in realtà un effetto speciale analogico. Quello che lo spettatore vede è un pupazzo gigante, circondato da burattinai che furono digitalmente rimossi dal film in seguito.

Più tardi, quando Starla affronta l'Alieno Grant, Rooker il tentacolo che su vede uscire dalla sua testa è in realtà meccanico e durante le riprese come Gunn l'ha messa, stava, "strappando la nuca, così non potemmo filmare molto a lungo"


Per quanto fossero dolorosi a volte, Elizabeth Banks disse che era grata per gli effetti analogici del film:

"Beh, sai, per gli attori non usare CGI è la cosa migliore perché riusciamo veramente a tenere le cose e a toccarle. é molto più facile per noi. Rende il mio lavoro davvero più semplice quindi fui davvero grata per tutto quello. E io personalmente, penso che a volte risulti meglio nei film. Voglio dire, CGI, devi davvero andare lì, capisci? Se stai realizzando 'King Kong,' grande. Ma quello non era il budget che avevamo quindi… Sono davvero lieta che avessimo cose vere da toccare e sentire e KY jelly lanciata a noi e sangue sparso. (ridendo) Era tipo grandioso."

La battuta di Tourneur', riferendosi all'Alieno Grant Blob Monster, "Assomiglia a qualcosa che cadde dal mio pisello durante la guerra." Era in origine nella sceneggiatura, pensata per un altro attore, ma tagliata in una delle prime versioni. Tourneur in origine non aveva alcuna battuta nella sceneggiatura quindi Gunn, gli diede quella. Quando tutti gli abitanti del pase nudi stanno unendo al blob nudo alla fine, Bill scherza, "adesso siamo davvero fottuti." Questa battuta è stata inventata da Gunn alcuni secondi prima che l'attore la dicesse.

Molta dell'improvvisazione è il risultato dell'essere davvero preparati, come Gunn sottolinea in un intervista,

"Io in realtà penso che gli attori…Se sono estremamente preparato e so esattamente ciò che voglio, questo mi da un sacco di libertà di improvvisare e di fare un sacco di cose che sono divertenti sul set. E di consentire a ogni attore e a ogni persona che è coinvolta in maniera creativa nel film, dai designer di produzione ai cameraman, di aggiungere le loro cose che sono creative al film. Io penso che sia davvero importante per il processo creativo, di lasciare che tutti facciano sentire la propria voce, persino se è in un piccolo modo. Quindi semplicemente mi piace dirigere. Sono più comodo in quella posizione."


Quando  Kylie stava scappando dal bagno, dopo aver tirato fuori il verme dalla sua bocca, si mette un maglione blu. Gunn nota che avevano solo tre di quei maglioni, quindi quando la madre di Kylie vomita su di lei, doveva contare. Le prime due volte non funzionò, quindi uscirono la terza volta, riprovarono, e poi riuscirono.

Molto di ciò che Bill dice via radio a Shelby è migliorato perché la sceneggiatura dovette essere cambiata all'ultimo minuto. Originariamente, l'attrice Jenna Fischer [The Office] aveva solo un cammeo. Secondo il commento del DVD, l'attore che in origine avrebbe dovuto essere il tipo della radio della polizia dovette rinunciare, a causa di problemi di programmazione. Fortunatamente Fischer stava per essere in città per far visita a suo marito, James Gunn, quindi lui le diede la parte.


In origine, nella prima stesura della sceneggiatura , il sindaco MacReady (un cenno a La Cosa) avrebbe dovuto essere ucciso nel fienile con tutti gli altri personaggi e diventare solo un altro zombi, ma a Gunn piacque l'umorismo di cui il personaggio era portatore così lo tenne in vita.

Un altro grande cambio venne fatto per ragioni di budget. Nel film, verso la fine, mentre Bill sta sgattaiolando verso la stazione di Polizia, viene attaccato, piuttosto pigramente, da un cervo mostro alieno. Originariamente la cosa era prevista essere una grande scena, ma come Gunn l'ha messa per via del tempo e dei soldi fu "lentamente ridotto." Sembra essere, fin ora, la sua scena meno gradita nel film. Gunn nota che l'unica cosa che arriva vicino a salvare questa scena fu il fatto che Fillion si stava sbattendo davvero duramente contro il pavimento in una sforzo di farla sembrare più realistica.

Per quelli che volessero di più riguardo agli effetti speciali si consiglia la visione di questo grande video:


Montaggio

Il fatto che il primo atto sia così lento è intenzionale in quanto Gunn dichiara che voleva che il ritmo del film andasse sempre più veloce mentre procedeva. Originariamente il primo atto del film era molto più lungo, con molto di esso che è finito sul pavimento della sala di montaggio.

Mentre il cast e la troupe stavano filmando alla fattoria Strutemyer dovevano costantemente aver a che fare con le tempeste, il che divenne un incubo in quanto il terreno si trasformo in nient altro che fango. Infatti, durante la scena del granaio dovettero montar via la tempesta che si stava scatenando sullo sfondo. La scena fu resa più difficile per via del fatto che la troupe dimenticò di mettere crine di cavallo (un materiale comune usato per attutire la pioggia...immagino) sul tetto, quindi il suono della pioggia quasi rovinò la pellicola.

Uscita


Eli Roth, uno dei buoni amici di Gunn, ebbe a dire questo dopo l'uscita del film, "Fra 15 anni, nessuno guarderà l'era Glaciale 2 - il disgelo. Tutti guarderanno il DVD di Slither."

SLiTHER costò all'incirca 30 milioni di dollari per la realizzazione e la pubblicità. Sfortunatamente riguadagnò solo una parte di quella cifra. Il capo dell'Universal disse, "Questo è stato un tentativo cosciente da parte di tutti non solo di realizzare un ulteriore elemento nella categoria horror ma di cercare di fare qualcosa di diverso. Il film è stato un tentativo di portare un nuovo genere o sottogenere all'attenzione del pubblico. Il film si è preso un bel rischio per cercare di portare questo genere in voga."

Accoglienza


Elizabeth Banks sembra essere a posto con lo stato di culto del film, e sembra riassumerlo in maniera carina, "Sai, ho fatto un paio di film che non sono andati così bene quando hanno esordito, ma alla fine hanno trovato un grande pubblico. Io penso che i film davvero buoni facciano questo. Voglio dire ricevo più tweet riguardo "Slither" per esempio, che è un film che amo molto, e le persone che l'hanno fatto, e trovo un sacco di gente che ama quel film."

Gunn sembra rispecchiare questo sentimento dicendo, "Ma sai, loro [il pubblico di Slither] continuano a coglierci sempre più cose dentro quindi io sono completamente a mio agio con esso. io fui estremamente contento dell'accoglienza e quello in se mi fa sentire bene, che le persone che l'hanno visto hanno reagito con calore. Quella fu una sensazione fantastica." Continua dicendo, "Voglio dire è come se io riceva più email riguardo a Slither adesso di quanto ne ricevetti nel weekend di apertura. Sta continuando ad avere una sorta di vita dopo ciò con cui era cominciato."

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:io9.gizmodo.com

martedì 29 marzo 2016

5 film profondamente disturbanti che dovete vedere, ma solo una volta


di Gaz Lloyd

Un film disturbante non è uno che sta allegramente a braccia aperte per accogliere secchiate di sangue. Un film disturbante è qualcosa di diverso, qualcosa di più - un'esperienza che è innegabilmente destabilizzante mentre viene messa in scena, ma persino più potente nella perdurante puntura che si lascia dietro. Un film davvero disturbante non ti prende a sberle nella sedia alla prima visione - invece, si scava la sua strada nel vostro cervello e si replica nei vostri pensieri per le settimane a venire.

Ci sono tantissime liste lì fuori che cercano di raggruppare i film più sconcertanti di tutti i tempi in un posto solo, ma qui a We Got This Covered stiamo per aggirare le vostre classifiche da manuale per questa occasione – A Serbian Film, Human Centipede, Cannibal Holocaust ecc – e puntare a un sapore un po' diverso. Questi film non disgustano semplicemente funzionando come apprezzabili episodi di cinema exploitation, ma lavorano in un modo piuttosto differente e molto più complesso per disturbare in profondità. Guardarli una volta sarà più che abbastanza…

5) Il cameraman e l'assassino


Un falso documentario (mockumentary) che segue le gesta omicida di un serial killer e lo inquadra come se fosse una celebrità minore, Il cameraman e l'assassino è disturbante concettualmente, inquietante nell'esecuzione e terrificante in quanto alla fine metta in scena.  Girato nei primi anni novanta in una fotografia granulosa in bianco e nero, il film fece infuriare i critici alla sua uscita, e mentre rimane una delle più innegabilmente malate esperienze possiate probabilmente avere guardando un film, l'originalità della premessa e le sue suggestioni stimolanti fanno di Il Cameraman e l'assassino un pezzo di cinema che vale la pena di vedere. Ance se solo per una volta.

La troupe osserva passivamente Ben mentre passa per la sua routine giornaliera di uccisione di vittime innocenti, ma presto diventano consumati dal suo lavoro a un tale livello che iniziano attivamente a prendere parte nelle malefatte loro stessi . Inizia con loro che aiutano Ben a spostare un cadavere, e la linea tra cineasti e soggetto sfuma al punto fino al punto in cui diventa indistinta. Quando non è prosa da uno dei suoi malvagi istinti, Ben è affascinante, amichevole, e persino intellettuale. In una maniera simile a Funny Games di Michael Haneke,  Il cameraman e l'assassino forza lo spettatore in un periodo di appiccicosa riflessione su di se su come digerisca la violenza, percependola autentica in modo ossessionante nella sua composizione realistica.

Se la pungente critica sociale e l'impassibilmente coraggiosa esecuzione de Il cameraman e l'assassino non fosse sconcertante abbastanza, la storia dietro la storia ha una propria destabilizzante aura. Il film fu vittima di molti emendamenti forzati dalla censura, il più notevole dei quali fu il poster promozionale che vide cambiata la sua immagine principale. In origine, Ben è ritratto mentre sta sparando con un revolver verso una vittima non vista, mentre un ciuccio sporco di sangue rotola verso di loro. Questo fu cambiato più tardi con una dentiera. Proibito in alcuni paesi, il film rimane considerato come un'atrocità in particolari angoli del mondo. Un senso di disagio sembra pendere sulla pellicola, una sensazione solo accentuata e rafforzata dal suicidio del regista/montatore Remy Belvaux nel 2006.

4) Ipotesi sopravvivenza


Nello stesso modo in cui La Collina dei conigli segnato una nazione per la vita durante la fine degli anni 70, il decennio successivo vide Ipotesi sopravvivenza lasciare gli spettatori Inglesi a tremare di fronte ai loro schermi televisivi. Il pubblico del regno unito era appeno riuscito a cullarsi per rimettersi a dormire prima che il film per la tv di Mick Jackson venisse trasportato in giro per il paese, e dopo 112 ossessionanti minuti, il pubblico venisse lasciato in frantumi emotivi ancora una volta.

Adottando un tema che sembrava essere possibile al tempo in modo inquietante, Ipotesi sopravvivenza rappresenta gli effetti di un attacco nucleare alle isole Britanniche, concentrandosi in particolare sulla città settentrionale di Sheffield. Ampiamente riconosciuto come una delle più efficaci e potenti interpretazioni della guerra nucleari mai portate sullo schermo, Ipotesi sopravvivenza rimane in qualche modo oscuro a occhi internazionali data la sua trasmissione televisiva opposta a una proiezione cinematografica. Nonostante inizialmente trovò un pubblico limitato, Ipotesi sopravvivenza ha sviluppato da allora un intimidente reputazione in Inghilterra, e malgrado la sua ambientazione merita di essere visto da chiunque ovunque nel mondo.

3) Il buio nella mente


Claude Chabrol è stato un individuo che ha dato al medium del cinema un po' di tutto. Ha fornito alcuni pregevoli pezzi di analisi  per l'altamente influente rivista Cahiers du Cinema in quanto critico e ha aiutato a lanciare il movimento della New Wave Francese che ha raccolto uno spettacolare impulso è ha cambiato per sempre il medium negli anni 50 . E ciononostante, il suo più grande risultato nei film di sicuro rimane il suo thriller del 1996 Il buio nella mente - una contorta, terrificante esame di lotta di classe e rivoluzione sociale.

Il film si concentra su di una triste, stupida cameriera di nome Sophie, una donna che si ritrova costantemente umiliata dal suo basso grado sociale e dalla sua incapacità di leggere. La sua unica fonte di piacere sembra essere la sua televisione, a cui si abbevera con lo stesso tipo di occhi assenti che la pertanto in giro su base giornaliera quando lei svolge le sue faccende domestiche quotidiane per la famiglia Lelievre.  Le sue pupille si accendono veramente per la prima volta dopo essersi coinvolta con la coraggiosa addetta dell'ufficio postale Jeanne - una donna che disprezza i Lelièvre e diverte Sophie sottolineando i difetti e la pomposità del loro stile di vita.

Il buio nella mente è spinto in avanti da una sinistra amicizia che si sviluppa tra Sophie e Jeanne, una relazione a cui vengono dati di proposito sottotesti omoerotici attraverso un'attenta selezione di inquadrature e montaggio (Chabrol ripetutamente inscatola le teste della coppia vicine l'una all'altra nell'inquadratura). C'è molto di più da dire sul film - incluso dove risiede la sua origine - ma tutto ciò richiede qualche sorta di indicazione su dove la trama conduce alla fine. Ci sono pochi dubbi che il film di Chabrol vi rivolterà lo stomaco persino se siete consapevoli di ciò che accade nello scioccante rullo finale, ma chiunque meno familiare con il materiale sorgente dietro Il buio nella mente rimarrà indubitabilmente scosso e tremante mentre i titoli di coda appaiono.

2) Va e vedi


Più spesso che no, c'è  del sollievo e  una certa rassicurazione che può essere trovato nel ricordarsi che il film disturbante che avete appena visto non era nient altro che una attentamente costruita opera d'arte di finzione. Con Va e Vedi, questa logica non si applica necessariamente, e ciò che rimane è una raro caso di "puro" film horror che rimette in scena alcune vere atrocità che sono accadute nella componente occupata di Nazisti della repubblica dell'unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale.

Il film segue un giovane uomo di nome Flyora, un ragazzo che vive in un villaggio che cade vittima dell'invasione Nazista durante il 1943. Flyora vede i soldati tedeschi dilettarsi nelle sue sofferenze; bevendo, ridendo e trovando piacere nel dolore di un altro gruppo. Le persone bruciano, le persone urlano, le persone implorano e non c'è mai nessuna indicazione che ci sia una possibilità per la pietà.

Condividiamo la visione di Flyora, e i paesaggi sono nauseanti abbastanza per farti interrogare sull'umanità. Di impatto, disperato e completamente implacabile, Va e vedi è così grande che è quasi impossibile da raccomandare. Potreste aver bisogno di leggerlo di nuovo, ma l'avete letto bene la prima volta. Si tratta di un film che ha così tanto successo nella sua rappresentazione di crimini di guerra che sottoporlo a chiunque sembra quasi ingiusto.

Elem Klimov non ha mai realizzato un altro film dopo Va e vedi, e in un certo modo non ha mai avuto bisogno di farlo. Il materiale per un horror davvero pietrificante era già lì in un capitolo oscuro della reale storia dell'umanità, e Klimov ruppe le convenzioni inquadrandolo non come cinema explotation, un film d'azione, o un incalzante documentario, ma come un inflessibile sguardo attraverso gli occhi innocenti di un ragazzo spaventato. Si tratta di una finestra da incubo su di una terrificante parte della Storia. Una volta che avrete seguito il consiglio di “Va e vedi,” non sarete in grado di dimenticare.

1) Una tomba per le lucciole


Non ci sono molti film contro la guerra che riescono a evitare le tipiche trappole del genere. La guerra - secondo la sua vera natura - è veloce, furiosa, e avvincente quando è ritratta sullo schermo, e per quanto tragici possano essere film come Salvate il soldato Ryan e La sottile linea rossa indubbiamente possano essere, c'è comunque un rimasuglio di brivido nel modo in cui sono realizzati.. Lungo la storia dei film, ci sono stato giusto una manciata di film che hanno svolto il ruolo e si sono comportati come genuini film contro la guerra. Va e vedi, come abbiamo già stabilito, è uno di essi. Una Tomba per le lucciole è un altro.

Semplicemente vedere i frame de Una Tomba per le lucciole è abbastanza per far venire un groppo in gola. I grandi, tondi evocativi occhi che sono arrivati a simboleggiare inequivocabilmente lo Studio Ghibli (il gigantesco studio di animazione responsabile di gemme come la città incantata, la Principessa Mononoke e La storia della principessa splendente) suggeriscono che potrebbe esserci speranza, ma alla fine non se ne trova nell'inquietante ritratto del Giappone devastato dalla guerra di Isao Takahata. 

La storia segue un giovane uomo chiamato Seita, che è costretto a prendersi cura della sua giovane, cinguettante sorella Setsuko quando loro madre cade vittima di uno dei raid messi in atto dagli Alleati. Dopo aver superato il loro iniziale dolore, Seita cerca di trasformare il loro viaggio per la sopravvivenza in un avventura per tenere il loro spirito sollevato, ma mentre le risorse naturali si esauriscono e cittadini diventano più preoccupati di proteggere se stessi, l'eternamente ottimista coppia si ritrova a fronteggiare un futuro decisamente oscuro.

Una Tomba per le lucciole è quasi vecchio di tre decenni, ma potete guardarlo dopo i trenta e l'effetto sarà sempre lo stesso. C'è uno sconforto che si insinua sullo schermo, e questa sensazione invece di venire a cadere durante la via per fare spazio a un fresco ottimismo come ci si potrebbe aspettare, cresce ulteriormente mentre il film fluisce. Forse se tutti i leader a favore della guerra fossero raggruppati in una stanza e forzati a guardare Una Tomba per le lucciole in un infinito loop senza pietà, la beata prospettiva di un'eterna pace mondiale potrebbe essere più vicina di quanto sia stata prima.

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:wegotthiscovered.com/

lunedì 28 marzo 2016

PERCHé SUPER - ATTENTO CRIMINE! MERITA UN ALTRA OCCHIATA

MENTRE DEADPOOL HA RIPULITO IL BOTTEGHINO, NATHAN RABIN ESAMINA UN ALTRO FILM DI SUPEREROI R-RATED CHE è PRONTO PER ESSERE RIVALUTATO.
di Nathan Rabin
       

Durante i due decenni passati, James Gunn ha compiuto un notevole balzo passando dall'essere l'elemento più brillante di quegli amabili balordi della Troma (dove fece il suo debutto alla sceneggiatura con Tromeo e Juliet, una gioiosa rivoltante, schifosa commedia che si prese alcune libertà con Romeo e Giulietta, l'opera teatrale che l'ha ispirata) all'essere il guardiano dei Guardiani della Galassia, un fenomeno della cultura pop che, tra i suoi incassi mondiali, in home video e l'entrate del merchandising, ha incassato probabilmente qualcosa come 1 miliardo di dollari.

Cosa persino più notevole, Gunn è riuscito a fare il balzo dalle stravaganti file povere della Troma alla serie A senza perdere la sua voce o la sua audacia. Il tipo che ha realizzato i Guardiani della Galassia uno dei pochi film Marvel che non sembra il prodotto di una catena di montaggio (una patinata, efficiente, e valida catena di montaggio, ma pur sempre una catena di montaggio) era lo stesso tipo che ha lasciato il suo primo segno sulla cultura popolare mescolando Romeo e Giulietta con The Toxic Avenger a beneficio di idioti strafumati e di istruiti allo stesso modo.

Gunn è sempre stato sfacciato e senza peli sulla lingua (i diplomati della Troma in genere non sono conosciuti per i loro modi raffinati e l'attinenza al buon gusto), ma quando realizzi un film da un miliardo di dollari che inevitabilmente conduce a un altro blockbuster da un miliardo di dollari (quello sarà I guardiani della Galassia volume 2, che è già in produzione) il mondo tende a prestare molta attenzione a ciò che hai da dire.

“IL  FILM CHIEDE IMPLICITAMENTE PERCHé TROVIAMO ALCUNE FORME DI VIOLENZA ECCITANTI E DIVERTENTI, E ALTRE RIPUGNANTI E DISTURBANTI.”

Quindi quando Gunn ha dato addosso agli studios e ai media su Facebook per imparare tutte le lezioni pigre e sbagliare dal successo esplosivo del R-rated Deadpool (un altro eccentrico, brillante membro della famiglia Marvel), ha trovato un pubblico ricettivo.

Gunn contesta appassionatamente, “Deadpool era una cosa a se stante. Ed era a QUELLO che la gente stava reagendo. è originale, è dannatamente buono, è stato fatto con amore dai realizzatori, e non era spaventato di rischiare.”

Originale e buono sono entrambi spaventosi e sconosciuti agli executive degli studio. Non si fidano di nessuna delle due qualità, in quanto sono entrambe soggette a spaventare via il pubblico. Di conseguenza, è più probabile che raccolgano gli elementi più facili da copiare di Deadpool - vale a dire, la rottura della quarta parete, il tono post moderno, la violenza R-rated, e l'atteggiamento spavaldo e spiritoso.

Gunn è tra i più interessanti registi viventi. Il successo cambia paradigma di Deadpool quasi istantaneamente ha trasformato il concetto di un film di supereroi R-rated da massiccio rischio in un allettante proposta commerciale. Immagino che in tutta Hollywood, mezze tacche stiano febbrilmente infilando profanità, scene di sesso e riferimento alla cultura pop in tutte le opere supereroistiche in precedenza pensate per famiglie.

Eppure un appena cinque anni fa, Gunn scrisse e diresse un film di supereroi R-rated (uno che avrebbe potuto essere facilmente NC-17) che non riuscì nemmeno a racimolare un milione di dollari. Adesso, io non sono un matematico, ma un miliardo è sostanzialmente di più rispetto a un milione - e persino un milione è sostanzialmente di più rispetto alla somma racimolata dal lavoro fatto con amore sanguinolento e spargi cervello di Gunn, Super.

Secondo i tipo che contano i soldi presso Box Office Mojo, Super ha incassato meno di mezzo milione di dollari. Questa è un'inezia persino considerando il piccolo budget del film, e non posso fare a meno di pensare che Super non è solo un film che non ha fatto un sacco di soldi - no, è un film che non avrebbe potuto (e probabilmente non avrebbe dovuto) fare un sacco di soldi.

Super è meno un film convenzionale di supereroi e più una meditazione alternativa cupa e goffa su come sarebbe sembrato Taxi Driver se Travis Bickle si fosse messo un costume da supereroe fatto in casa e avesse deciso di incanalare i suoi istinti di vigilante nel pestare i criminali a sangue con una gigantesca chiave inglese piuttosto che seguire il sentiero della pistola-e-assassinio. Questa è una larga parte di ciò che rende il film coraggioso e audace, ma inoltre spiega il suo completo fallimento commerciale.

In un ruolo originariamente pensato per John C. Reilly, Rainn Wilson interpreta Frank, un patetico cuoco poco brillante che appende rozzi disegni infantili dei due momenti più felici della sua vita - quando ha sposato la moglie Sarah (Liv Tyler) e quando ha aiutato un agente di polizia a inseguire un criminale - nella sua squallida piccola casa come un perpetuo monito che il mondo ha più da offrire che esclusivamente miseria, umiliazione e un'infinita giostra di dolore e sofferenza. 

Frank si aggrappa alla sua morale, al suo senso di come le cose dovrebbero essere, e al suo legame con Sarah mente la vita persevera in un freddo, freddo mondo che minaccia sempre di affogarlo nei suoi affanni. Poi un giorno Sarah barcolla fuori dalla sua vita, apparentemente permanentemente, dopo essersi immischiata con un bastardo spacciatore di nome Jock (interpretato da Kevin Bacon).

Sarah era una tossicodipendente che si stava riprendendo che aveva sposato Frank in uno di quegli sbagli che talvolta le persone commettono mentre sono ancora nelle prime delicate maldestre fasi del processo di recupero. In un flashback, la vediamo piangere mentre fanno sesso, e non è chiaro se sia in lacrime perché è così inesperta e vulnerabile e aperta senza droghe e alcol ad annebbiare le sue emozioni, o se stia piangendo perché ha l'aspetto di Liv Tyler e sta facendo sesso con un uomo che ha l'aspetto di un particolarmente patetico Rainn Wilson.

“SI TRATTA DI UN FILM CHE USA UN INSANA TRAMA DA FUMETTO PER ESPLORARE CREDENZE E MORALE E SCOPO E DIPENDENZA E CONNESSIONE.”
Il vero cattivo nelle vite e nella relazione di Frank e Sara non è uno spacciatore di bassa lega, ma la dipendenza. Sarah sembra aver gravitato verso Frank perché era così remoto rispetto al reame di decadenza alimentato dalla droga da cui aveva bisogno di scappare - un semplice, uomo rispettabile che non sembra capire perché le persone dovrebbero mai fare uso di droghe dal momento in cui sono illegale, figurarsi essere guidate dalla compulsione che aveva afferrato la sua sposa.

Frank non riesce a capire che Sarah è malata, e che talvolta le persone nella malattia e disagio e dipendenza, prendono terribili decisioni che feriscono loro e le persone che li amano e l'intera società. Per dare senso alla situazione, la  sua mente trasforma l'egoistica, ritirata alimentata dalla droga di Sarah in qualcosa di più accettabile - decide che Jock ha rubato Sarah e l'ha forzata a fare uso di droghe, e lui semplicemente ha bisogno di riaverla indietro per guarire il massiccio buco nella sua anima.

Senza Sarah, Frank è alla deriva; perso, un nervo scoperto solo a malapena funzionante nel mondo. Lui è un uomo in cerca di un segno, in cerca di una direzione, in cerca di uno scopo. Poi, una strana notte mentre sta guardando la televisione, Dio (con la voce di Rob Zombie, in uno svergognato pezzo di typecasting) affonda il Suoi tentacoli nel corpo di Frank, fa scorrere il suo enorme dito sul cervello di Frank, e gli instilla uno scopo nella vita: sarà il suo fato combattere il male e il crimine ovunque vada, per reinventare se stesso da un piagnucoloso subumano a un supereroico combattente del crimine conosciuto come La Saetta Purpurea.

Frank è aiutato in questa rivelazione dal "Santo Vendicatore” (Nathan Fillion), una sottospecie di supereroe cristiano nello stile del Bibleman di Willie Aames, le cui ridicolmente poco costose produzioni esaltate dalla bibbia sembrano essere sempre sull'orlo di trasformarsi in pornografia. é come se l'intento della gang del Santo Vendicatore sia simultaneamente di filmare le loro storielle edificanti simil cristiane e una porno parodia.

In quanto combattente del crimine, Frank è un distinto primitivo, e le sue scene di combattimento sembrano scadenti di proposito, ingenue ripercussioni dei giorni alla Troma di Gunn, fortificate con elementi presi a prestito dal Batman degli anni 60 Frank è guidato da un divino senso di scopo, ma i suoi sforzi si evolvono rapidamente in una forma di crimine essi stessi.

Frank pesta brutalmente pedofili e spacciatori, ma nello stesso tempo rivolge i suoi attacchi di collera a persone che non hanno fatto niente di più serio che tagliare la fila al cinema. Mi ricordavo Super essere rivoltante nella sua violenza, ma riguardando il film per questo articolo, vedo meno di quanto ricordassi. Gunn non ha bisogno di impilare scena dopo scena di nauseante massacro: l'inumano tonfo del metallo che impatta con la carne mentre Frank massacra un cattivo mortificato dopo un altro indelebilmente trasmette la sadica, grottescamente eccessiva brutalità delle sue azioni Il film implicitamente domanda perché troviamo alcune forme di violenza eccitanti e divertenti, e altre ripugnanti e disturbanti. La risposta ha molto a che fare con la morale, ma gli ideali di Frank sono senza riserve e senza perdono che lui offusca i confini tra eroe, anti eroe, e cattivo.

Frank ha una visione del mondo da bambino in bianco e nero, e percepisce che il male sia un entità senza complicazioni che semplicemente debba essere punita affinché il bene prevalga. Ma in maniera riluttante accetta una sideckick che si chiama Saettina (Ellen Page, nel tipo di interpretazione immagini su cui il suo agente abbia un attacco di cuore) che è, se qualcosa, persino più assetata di sangue e sopra le righe nella sua violenza.

Lui è motivata meno da un convenzionale senso della morale e più da un feticismo per essere un supereroe che ha sempre una componente sessuale in esso (lei si eccita all'idea di essere il Robin per questo Batman) ma diventa aggressiva quando violenta Frank mentre entrambi indossano i loro costumi.

Saettina è il diavolo appeso sulla spalla di Frank, esortandolo ad arrendersi ai suoi peggiori, più brutali istinti. Se lui è profondamente problematico, lei è una sociopatica. Insieme, loro sono meno un tradizionale duo di combattenti del crimine e più una coppia di psicopatici deliranti che si nutrono delle vicendevoli pazzie e disfunzioni.

Molti elementi di Super sono sopra le righe e a grandi linee. Il protagonista è "toccato" nella testa, sia in senso metaforico che letterale. C'è una delirante sequenza animata di apertura dove la Saetta Purpurea e Saettina non solo tempestivamente e abilmente dispensano giustizia in un modo che loro non fanno mai nel film vero, ma inoltre ballano in maniera esuberante, e alcuni dei più inquietanti episodi di violenza vengono accompagnati da prosperanti personaggi a fumetti.

“SOTTO LA BIZZARRIA IN STILE TORMA è UN FILM FONDAMENTALMENTE SERIO, PERSINO TRAGICO SU DI UN UOMO PERSO IN UN MONDO PERDUTO.”
Ma sotto la bizzarria in stile Troma è un film fondamentalmente serio, persino tragico su di un uomo perso in un mondo perduto che cerca trascendenza e significato nel peggior modo possibile. Si tratta di un film che usa un'insana trama da fumetto per esplorare credenze e moralità e scopo e dipendenza e connessione .

Gunn ha combattuto con droghe e alcol in passato (lotta che da forma al suo tormentato e intenso romanzo semi autobiografico del 200  The Toy Collector, il cui protagonista è chiamato James Gunn) e il trattamento della dipendenza e della riabilitazione in Super è uno dei posto dove la sua intensa sincerità è più potente.

Il film finisce con il suo sventurato eroe che ritira il suo alter ego Saetta Purpurea e ritorna alla vita normale dopo aver avuto successo nel liberare Sarah dalle grinfie di Jock e averla mandata sul sentiero della riabilitazione. Con nobile sacrificio, lui aiuta una donna che realizza essere troppo buona per lui a trovare se stessa e il suo scopo, un processo che inevitabilmente comporta che lei lo lasci per un uomo che non è così spezzato, non così danneggiato, e capace di darle la vita che ha sempre voluto, completa con una nidiata di adorabili bambini dalle guance rosee.

La Saetta Purpurea prevede di essere l'attrezzo della santa vendetta di Dio, ma arriva a capire che non è previsto che salvi il mondo. Non è nemmeno previsto che salvi sua moglie. No, è previsto che lui dia a questa donna buona ma malata gli strumenti di cui ha bisogno per salvare se stessa. C'è grazia in questo. C'è trascendenza. C'è bellezza e purezza e compassione in questo sacrificio. Dopo aver altalenato tra commedia da fumetto e dolente tragedia per molta della sua durata, Super trova un tono elegiaco e poetico mentre raggiunge una conclusione incongruentemente bella e pura

Wilson investe il protagonista del film con investimento emotivo totale, ma non posso fare a meno di pensare che Reilly sarebbe stato migliore nel ruolo. C'è un insinuante dolcezza in fondo a Reilly che rende facile fare il tifo per lui non importa quanto sbagliate siano le sue azioni, e mentre Wilson è bravo, c'è una spinosità nella sua persona che è un po' sconcertante. Poi di nuovo, c'è un sacco di roba che sconcerta riguardo Super, il che è una delle ragioni per cui mi piace così tanto.

Per citare Gunn su Deadpool (Anche il cui eroe indossa una tuta rossa e ha qualche problema ), Super è una cosa a se stante. é originale, è dannatamente buono, ed è stato fatto con amore dai realizzatori, e non era spaventato di correre rischi. Tuttavia sono state precisamente queste qualità che hanno tenuto il pubblico alla larga, e hanno trattenuto i futuri registi dal prenderlo cinicamente in giro. Ma a quanto pare c'è - commercialmente parlando, almeno - c'è una tale cosa come essere troppo originale o troppo rischiosi. Quindi Super rimarrà per sempre una cosa di Gunn. Ha realizzato il suo film blockbuster di supereroi per le masse, ma chiaramente ha realizzato Super per se stesso, e poer una strana, piccola porzione di cultisti unicamente sintonizzati sulla sua strana lunghezza d'onda - toccati, per così dire, non dal dito di Dio, ma dalla stranamente sincera e profonda visione di un regista profondamente talentuoso.

Original Certification: Rotten
Tomatometer: 48 percent
Re-Certification: Fresh

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:editorial.rottentomatoes.com

domenica 27 marzo 2016

Conti in sospeso: come Disney e Marvel hanno ucciso il vissero felici e contenti

La Principessa Leila pensava che i ribelli avessero vinto. Iron Man aveva appeso la sua armatura al chiodo. Bruce Wayne aveva sostituito Gotham con Firenze. Ma i fan e gli studios volevano di più. Che cosa è successo all'uscire di scena con il botto?
‘Proprio quando pensavo di esserne uscito, loro mi hanno ritirato dentro’… da sinistra: Han Solo in Star Wars; Rocky Balboa; Batman in Il Cavaliere Oscuro: il ritorno; Mulder e Scully di X-Files 
 di Nicholas Barber

Star Wars: Il risveglio della forza sarà anche uno dei film con il più grande incasso mai usciti, ma è anche uno dei più deprimenti. Per quanto deliziati i nostri eroi siano di distruggere La Morte nera - scusate, la base Starkiller - il messaggio principale è che tali trionfi sono privi di significato; in particolare, il trionfo che aveva concluso il precedente episodio di Star Wars, Il Ritorno dello Jedi. Quando lo vedemmo nel 1983, non avremmo potuto prevedere una vittoria più dolce o più totale. C'erano festeggiamenti in ogni pianeta della galassia, Leila stava flirtando con Han vicino a un falò, e Darth Vader si era redento gettando qualcuno giù per uno di quei condotti di manutenzione di 100 piani di cui gli architetti dell'Impero che sfidano salute e sicurezza sono così appassionati. Tutto era favoloso.

 Ma il Risveglio della Forza rende tutto ciò nullo e privo di valore. La galassia che presente è una dove il conflitto che distrugge i pianeti sta ancora andando avanti e dove i cattivi sono potenti come sempre. In altre parole, Luke Skywalker e i suoi amici hanno ottenuto precisamente un bel nulla. Grazie a JJ Abrams,  il finale felice de Il Ritorno dello Jedi adesso non è ne un finale ne tanto meno felice.

E non vi aspettate che l'attuale trilogia offrirà alcuna conclusione. La settimana scorsa, Bob Iger, l'amministratore delegato della Walt Disney Company, ha confermato che Star Wars: Episode IX, in arrivo a maggio 2019, non sarà l'ultimo film di Star Wars. “Ce ne sarà ancora dopo di quello,” ha detto. “Non so quanti, non so quanto spesso.” Quindi persino se Episodio IX si concluderà con Finn che sposa Poe Dameron, il grande cattivo ologramma che viene spento, e tu-sai-chi rivelarsi non essere morto, dopo tutto, non ci sarà nessuna ragione per celebrare. Qualsiasi cessazione delle ostilità nell'universo di Star Wars sarà temporanea quanto una tregua del giorno di Natale.

Grazie a JJ Abrams, il finale felice de Il Ritorno dello Jedi (nella foto) adesso non è ne un finale ne tanto meno felice. 
Non sono solo Han e Leila a cui non è consentito di vivere felici e contenti, nemmeno. Un numero sempre crescente di serie di film stanno rovinando la pensione dei loro eroi, in questo modo sottraendo il semplice piacere che una volta ottenevamo dall'immaginare la loro felicità in pipa e ciabatte. Prendete Creed, per esempio. Sylvester Stallone aveva chiuso la storia del suo alter ego stordito dai pugni numerose volte lungo i decenni, ma Rocky Balboa del 2006 sembrava essere la volta buona. Rocky era finalmente in pace. O così pensavamo. Ma il dramma di passaggio del testimone di Ryan Coogler strappa il campione dal suo confortevole ristorante di quartiere, gli infligge un cancro, e lo forza a guardare mentre il suo protetto si imbarca in una serie di combattimenti sanguinosi e punitivi quanto i suoi. Ma Rocky e Han Solo devono essere stati tentati di citare Michael Corleone in Il Padrino: Part III: “Adesso che credevo di esserne uscito, mi ritirano di nuovo dentro.”

Abbiamo raggiunto la fine dei finali? Ne Il cavaliere Oscuro il ritorno, Bruce Wayne a girato le spalle sia a Batman che a Gotham City per poter nuotare nei dintorni di Firenze con Selina Kyle. Ma in Batman c Superman di quest anno, il poveraccio deve infilarsi nella sua tuta di gomma ancora una volta. In maniera simile, Iron Man 3 era la terza parte di una trilogia, ed era di commiato tanto quanto Il Cavaliere Oscuro il ritorno. Terminava con Tony Stark che faceva esplodere le sue armature robotiche e lanciava il suo peacemaker High tech giù da una scogliera, per potersi sistemare con il suo Venerdì donna, Pepper Potts. Ma le cose non erano destinate a rimanere così. In Avengers: Age of Ultron, aveva di nuovo indosso la sua copertura di metallo, e non ci sono possibilità che se la tolga di nuovo tanto presto. Come i personaggi in Star Wars, Iron Man e i suoi amici sono posseduti da Disney, il che vuol dire che Iger deciderà i loro destini. “[Con la] Marvel, hai a che fare con migliaia e migliaia di personaggi,” ha detto la scorsa settimana. “Andrà avanti per sempre.”
Ne Il Cavaliere Oscuro il ritorno del 2012, Bruce Wayne ha voltato le spalle a Batman per stare con Selina Kyle – ma quest anno il Pipistrello è tornato.
Ci sono alcuni appassionati di supereroi, lo so, che saranno sopraffatti dalla gioia da questa premessa, ma direi che il vero fan preferirebbe che i suoi idoli avessero un po' di ben meritato riposo. Per esempio, l'ultimo film di X-files vedeva Mulder e Scully vivere assieme in un cottage ritirato, il che è ciò che i fan della coppia ha sempre voluto per loro. Ma adesso una nuova serie televisiva di X-Files è iniziata (e finita), e in essa scopriamo che – sorpresa sorpresa – Mulder e Scully si sono separati da lungo tempo. E quindi un altro finale felice gettato alle ortiche. In Independence Day del 1996, Steven Hiller di Will Smith salvò la terra dagli alieni. Sicuramente, dopo quello, meritava una vita facile di gite e cerimonie di consegna di medaglie. Ma adesso è stato annunciato che Hiller non ci sarà in Independence Day: Resurgence di questa estate. Apparentemente, è stato ucciso mentre testava un jet sviluppando la tecnologia di quegli alieni - quindi sembra proprio che i mostri dagli occhi di insetto abbiano avuto l'ultima risata.

 I Sequel non sono niente di nuovo, ovviamente. E non è insolito per Hollywood mungere le loro mucche da soldi fino a che non muggiscono chiedendo pietà. Quello che è cambiato è che agli spettatori non viene più dato – per citare Frank Kermode o Julian Barnes – il senso di una fine. Quello che eravamo abituati a ottenere da i nostri film blockbuster era la confortante illusione che persino i più mostruosi ostacoli nella vita potessero essere sormontati in un paio d'ore - e che quegli ostacoli sarebbero rimasti sormontati. Alcuni personaggi sarebbero andati avanti a fronteggiare altre sfide nei sequel, è vero. Ma abbiamo sempre saputo che dopo due o tre film, i nostri eroi sarebbero passati oltre il periodo più stressante delle loro vite. Marty McFly poteva sposare Jennifer, i Ghostbusters avrebbero potuto appendere al chiodo i loro zaini protonici, Indiana Jones avrebbe potuto cavalcare nel tramonto. E per molti di noi, quella fantasia da fiaba era una degli aspetti più attraenti del cinema. Non era come guardare il football, in cui la vittoria di un sabato avrebbe potuto essere seguita dalla perdita di un altro sabato, o una soap opera, in cui i guai familiari continuerebbero all'infinito. I film hanno quella che i media analyst adesso stanno chiamando"finibilità”. James Bond a parte, i loro personaggi avevano una o due crisi principali nelle loro vite, dopodiché avrebbero potuto guardare a riposo e recupero indefinito.

 è ancora là fuori … la nuova serie tv di X-Files ribalta la conclusione del film del 2008.
Non più. Oggi, la cultura popolare è stata nerdificata al punto in cui i fan possono prendere in internet a migliaia per chiedere maggiori contenuti sul loro personaggio preferito, e dove le corporazioni sono fin troppo felici di monetizzare queste richieste. Dite ciò che volete sulla mala gestione di George Lucas dei film di Star Wars films, ma almeno lui non ne avrebbe fatto uno nuovo a meno che non l'avesse proprio voluto. Sotto la sua gestione, ulteriori avventure della gang rimanevano roba relegata a fan fiction o a romanzi spin off. Questo era ciò che rendeva i film stessi così speciali. (Behl, la trilogia originale, comunque.) Adesso che il franchise è proprietà della Disney, non è più un opzione per la saga arrivare a una conclusione soddisfacente. Gli azionisti della compagnia si rivolterebbero se Iger non dichiarasse Star Wars essere una storia senza fine.


 ‘Ron ha probabilmente già divorziato da Hermione,’ ha detto Rupert Grint del suo personaggio e di quello Emma Watson in Harry Potter.
Questa tendenza nessun-finale-in-vista sta insorgendo anche in altre forme d'arte. In prosa, PD James ha usato Morte a Pemberley per interrompere l'idillio domestico di Lizzie e Darcy. In televisione, abbiamo i revival originati dai fan di Arrested Development - ti presento i miei, Futurama e il già menzionato X-Files. E sul palco, c'è la prospettiva snervante di Harry Potter and the Cursed Child di JK Rowling. Dopo tutto ciò che ha passato Harry, dice il sito della Rowling, adesso è “un oberato impiegato del Ministro della Magia [che] affronta un passato che rifiuta di rimanere dove dovrebbe stare”. Ma il suo migliore amico potrebbe cavarsela persino peggio. “Mi aspetterei che Ron abbia probabilmente già divorziato da Hermione,” ha detto lo stesso Ron Weasley, Rupert Grint, in un intervista la scorsa settimana. “Sta vivendo per conto suo, in un piccolo appartamento da una camera da letto. Non ha un lavoro.” Grazie per questo, Rupert. Grazie mille. Non esattamente “tutto è bene ciò che finisce bene”, non è così?

Comunque, per quanto demoralizzanti possano essere X Files e Harry Potter, è sempre stata nella natura dei romanzi e dei programmi televisivi di espandersi in lunghi serial, dove, sin dal declino dei cliffhanger dell'era del muto, il cinema si è specializzato in storie discrete che lasciavano la vita successiva dei personaggi all'immaginazione dello spettatore. Se i blockbuster stanno per rimpiazzare ogni "Fine" con un "Continua", perderanno questa parte essenziale della loro attrattiva. Perché guardare un episodio di Star Wars quando puoi semplicemente saltarlo e vedere il prossimo, o quello dopo, o quello dopo ancora?

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:theguardian.com/

sabato 26 marzo 2016

Perché l'universo cinematografico Marvel è così scialbo?

di Noah Berlatsky 

Captain America: Civil War è destinato a essere l'ultimo di una lunga serie di film di supereri che sono stati dei grandi successi commerciali ma delle delusioni creative.
 
Captain America: Civil War: ‘e le sue impetuose esplosioni ammontano a un non tanto potente pfft’
 
Mentre la campagna pubblicitaria per Captain America: Civil War si aggrava verso un assordante crescendo, due cose sono chiare. Primo, il film farà un'assurda quantità di soldi. E, secondo, come film action, sarà mediocre.

I fan si irrigidiranno all'insinuazione che l'ultimo gigantesco evento da multisala Marvel non possa essere nient'altro che fantastico in ogni modo. Ma ci sono tantissimi indizi che Civil War sarà deludente. Ci sono stati 12 film nella dinastia a continuità incrociata dell'Universo Cinematografico Marvel (MCU), tutti si attestavano fra l'OK e peggio che OK. Ci sono delle interpretazioni godibili qui e lì – Robert Downey Jr, Chris Hemsworth e Scarlett Johansson sono tutti attori piacevoli che passano facilmente dall'umorismo al dramma a seconda di quanto richiesto dal film. Ma in generale i film sono, collettivamente, una scialba, affossata, multimilionaria vergogna nella cultura pop.

Questo non è snobismo da cinema d'essai. Certo, è divertente mettere a confronto i  movimenti di macchina di capacità inferiore di Joss Whedon a quelli di Kurosawa, ma persino per gli standard dei film d'azione americani ad alto budget, i muscoli flessi del MCU sono puerili, e le sue impetuose esplosioni ammontano a un non tanto potente pfft.

 

Consideriamo l'aspetto visivo. Nessuno dei film del MCU ha uno stile visivo unico, o persino attraente. La galassia ne i Guardiani della Galassia è eccezionalmente insipida: la capitale su Xandar potrebbe essere semplicemente Houston. Non c'è niente che regga il confronto con i robot lerci e i pianeti deserti dell'originale Star Wars, per non dir nulla delle caotiche/vuote future megalopoli di Blade Runner.

[Thor]The Dark World sembra provare, e fallire, a modellarsi sulla trilogia de Il Signore degli Anelli, ma al posto di reami, linguaggi e culture pienamente immaginati, si ottiene qualche fugace colpo d'occhio di paesaggi tirati via in CGI che dovrebbero rappresentare altre dimensioni. Paragonate l'impatto e il design di Ultron con il carnoso incubo robotico, con la pelle che si stacca dal metallo di Terminator, o il sinuoso killer di metallo liquido di T2. Mettete a confronto l'invasione aliena di Avengers con le orrende sbavanti creature gloriosamente concrete di Alien, o persino con gli imponenti mostri di Pacific Rim . Gli artisti Jack Kirby e Steve Ditko crearono immagini di fantasia distinte, dinamiche e stilizzate nei loro fumetti Marvel originali. Il MCU, in confronto, sembrano fondi di magazzino.

Gli stunt e le scene di combattimento seguono la stessa routine. La Vedova Nera che si sbarazza di un mucchio di cattivi mentre è legata a una sedia in Avengers è quasi all'altezza di Jackie Chan, ma è una rara eccezione. Per la maggior parte, le battaglie nel MCU coinvolgono persone che si sparano a vicenda più e più volte, gli effetti CGI in sostituzione di immaginazione, coreografia, o personalità. C'è più inventiva in The Transporter di Jason Statham, con i suoi combattimenti sulle chiazze di petrolio e dentro autobus, che in quasi tutti il MCU - e questo senza nemmeno fare cenno a scene in film come Kill Bill o Il Buono, il Brutto e il Cattivo. Matrix usa la computer grafica per creare arti marziali che sembrano squassare il mondo; Die Hard si concentra su caos improvvisato a piedi nudi. Il MCU cade nell'insapore spazio in mezzo, con scene di lotta che non sono ne trascendentali ne crude. Sono lì semplicemente perché qualcuno aveva bisogno di una scena di combattimento.


La superficie stupida viene rispecchiata da un'incoerenza strutturale e tematica. Le origini tragiche e l'eroico sacrificio proliferano, ma non possono nascondere che i film, individualmente e collettivamente, mancano sia di scopo che di anima. Robocop 2 beffardamente aderisce alla brutalità di uno stato di polizia quasi fascista. I primi film di Bond erano degli inni alla garbata brutalità dell'imperialismo.  Face/Off di John Woo spinge il dualismo eroe/cattivo a estremi maniacali e chiassosi; Fury Road è alimentato da una visione di patriarcato e resistenza. In confronto, i film del MCU sono vacillanti e deboli. Il loror impegno principale sembra essere la realizzazione di eroi sfrontati bianchi come Ant Man e Star-Lord e/o aggrottare vagamente le sopracciglia riguardo agli imbrogli del governo. Troppo potere portà corrompere, ma poi qualche eroe con un potere persino maggiore salverà nobilmente la situazione. Questa non è un etica troppo consistente secondo cui vivere, o attorno a cui costruire un film.

Facile fare un film mediocre. Ma quando ne fai 12 di fila, inizia a sollevare domande. Di sicuro a un certo punto sei destinato a realizzare un film superiore alla media semplicemente per coincidenza. Perché i film del MCU sono così uniformemente piatti e poco ispirati, comunque?

Forse è qualcosa che riguarda i film di supereroi in generale. Blade e i Superman di Christopher Reeves hanno le loro virtù, ma non è che ci sia una pletora di grandi film di supereroi non appartenenti al MCU là fuori. O forse la continuità narrativa del MCA potrebbe essere un problema; mettere in fila tutti gli eroi e i cattivi e la trama potrebbe lasciare poco tempo alle parti più immaginativa della realizzazione dei film. Anche se, questo non spiega perché la serie Netflix del MCU Jessica Jones aveva un punto di vista più forte rispetto ai film, mentre Daredevil (nonostante altri problemi) ha uno stile visivo molto più definito.

Alla fine, dubito che siano i supereroi o la continuità narrativa da incolpare per la natura deludente del MCU. è più probabile che il MCU sia semplicemente noioso perché quelli dietro il MCU hanno deciso, come politica più o meno cosciente, di rendere i film noiosi. Allontanarsi da aspetto visivo, azione e trame mediocri rappresenterebbe un rischio - e perché prendersi un rischio quando i film rastrellano così tanti soldi? Il MCU è il fast food dei film action ad alto budget: prevedibile, conveniente, insipido, ma buono abbastanza se ti piacciono quel tipo di cose. Civil War sarà più o meno la stessa cosa. Per quelli che volessero qualcosa di meglio dai loro film action, avrete bisogno di controllare un cinema in qualche altro universo.

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:theguardian.com