mercoledì 4 maggio 2016

Probabilmente state guardando i film di SCREAM nel modo sbagliato


di William Bibbiani

C'è qualcosa di cui non parliamo quando parliamo riguardo a SCREAM, e di sicuro sembra che ne parliamo un sacco di SCREAM, no? (E siate avvertiti: stiamo per parlare di SPOILER.)

Originariamente rilasciato nel 1996, lo slasher classico dallo scomparso maestro dell'horror Wes Craven ha da allora sviluppato una duratura reputazione basata sul suo intelligente finale a sorpresa, il suo perverso senso dell'umorismo e la sua allora rivoluzionaria rappresentazione della cultura degli adolescenti contemporanea che era era formata più dai film che guardavano che dalle vite che vivevano concretamente. È famoso. È brillante. È un classico.

SCREAM certamente ha inaugurato un era di film consapevoli di sé lungo molteplici generi, e a oggi riceve molto del suo credito per essere "meta" come non mai. Ma questo non è quello di cui gli SCREAM parlano in realtà, no? Questi costanti riferimenti ad altri film sono solo il linguaggio che Wes Craven e lo sceneggiatore Kevin Williamson (e in seguito lo sceneggiatore Ehren Krueger) usano per raccontare una storia riguardo a un tema molto diverso tutto sommato, e benché quel tema venga discusso in grande dettaglio attraverso la trilogia originale è stato da allora ignorato in favore di questa continua discussione sulla consapevolezza di sé del franchise. 


Se vi state grattando la testa adesso, fatevi una domanda: di che cosa parlano in realtà i film di SCREAM? Perché non parlano di film, questo è sicuro. Questi film semplicemente capita che includano personaggi a cui è semplicemente capitato di guardare altri film. Dopo tutto, quando Billy Loomis rivela la sua motivazione per commettere omicidio di massa alla fine del film originale, lui notoriamente dichiara " I film non creano gli psicopatici, li rendono solo più creativi."

Quindi rimane solo da pensare, allora, che la vera domanda che tutti dovremmo porci è, nel mondo di SCREAM, cosa CREA gli psicopatici? Ma non rompetevi la testa al riguardo perché la risposta è semplice. In SCREAM, il vero nemico è il perbenismo.

Non dimenticate che ogni singolo omicidio nella trilogia originale di SCREAM, per progettazione o per delega, nasce da una palese reazione spropositata alla promiscuità - o l'originale violazione sessuale - della madre di Sidney Prescott, Maureen Prescott. Nel film originale, Billy Loomis incolpa l'infedeltà di Maureen Prescott per la rottura del matrimonio dei suoi genitori, e la uccide per questo, e poi va avanti manipolando la figlia di Maureen Sidney per farle fare sesso con lui.

E perché lo fa? Perché Billy impone lo stesso giudizio sulle donne che i banali registi horror imponevano negli anni 80. Rifiuta di uccidere Sidney fino a che prova di essere una “troia” (l'esatte parole di Billy) tanto quanto lo era la madre. Una donna rompe un codice conservatore di valori familiari, e per questo - per i cattivi della serie SCREAM - merita di morire. E quel che c'è di più, il suo peccato relativamente innocuo fu usato come una scusa per assassinare più di una dozzina di altre persone.



In seguito, in SCREAM 2, quando la mente criminale si rivela essere la madre di Billy, Miss Loomis, anche lei incolpa Maureen Prescott. Mrs. Loomis sostiene che Maureen Prescott fu responsabile per la dissoluzione del suo matrimonio e inoltre incolpa Sidney dell'uccisione di suo figlo alla fine di SCREAM. Non importa, ovviamente, che Maureen fosse soltanto un'adultera, e Billy fosse un assassino. “Vuoi incolpare qualcuno?” Miss. Loomis chiede Sidney puntandole la pistola. “Perché non incolpare tua madre! Lei è stata quella che ha rubato mio marito e distrutto la mia famiglia. E poi tu ti sei presa mio figlio!”

E poi ovviamente c'è il cattivo di SCREAM 3, Roman Bridger, il figlio avuto da Maureen Prescott dopo il suo stupro da parte del produttore John Milton. Maureen Prescott commise "l'errore" di inseguire il suo sogno a Hollywood, e poi fu stuprata in gruppo da una stanza piena di cineasti. Quindi lei scelse di portare a termine la gravidanza e dare il bambino in adozione, ma in qualche modo, solo perché Maureen non l'accolse a braccia aperte quando Roman è comparso all'improvviso quasi due decenni più tardi, Roman si considera la vera vittima. Mostrò a Billy Loomis semplicemente quanto Maureen Prescott fosse una donna in disgrazia, e spronò il ragazzo a commettere omicidi.

D'accordo, ci sono Mickey e Stu, i complici in SCREAM e SCREAM 2. Le motivazioni non hanno niente a che fare direttamente con Maureen Prescott, ma sono spronati alla violenza da coloro che usano la sua promiscuità come una scusa. E anche se Mickey espresse il desiderio di usare i film come una scusa per i suoi omicidi, è tempestivamente ucciso da Miss Loomis, che butta nella cacca l'intera nozione che gli eventi della serie di SCREAM siano mai stati riguardo ai film: "Mickey era un bravo ragazzo, ma, mio dio, quel vecchio movente 'incolpa i film'". L'hai bevuta per un secondo? Povero ragazzo era completamente fuori di testa.”


Forse anche il pubblico lo è. Il punto del originale film SCREAM ha davvero poco a che fare con la sua forma metatestuale e molto più a che fare con i personaggi in esso. I cattivi stanno preservando violentemente l'obsoleto codice morale di una generazione precedente, e l'eroe per una nuova generazione non solo salva la sua vita, ripetutamente, ma inoltre ripetutamente sconfigge coloro che giudicavano sua madre per non aver vissuto conformandosi ai loro irrealistici standard di docile femminilità.  Maureen Prescott non era la moglie o la madre perfetta. Chi lo è? Era una persona vera (vera tanto quanto chiunque possa esserlo nella fiction, comunque) la cui costante disumanizzazione e l'essere vittima del perbenismo suscitò molti maniaci a punire una nuova generazione di donne, personificata da Sidney Prescott.

In SCREAM 4, Sidney Prescott ha scritto un libro motivazionale riguardo a come lei rifiutò di essere vista come una vittima, e come si è tirata fuori da quella mentalità. Uno spera che lei inoltre abbia dedicato molteplici capitoli a sua madre, la quale l'originale trilogia di SCREAM trasformò in una martire per il femminismo moderno, ma il cui significato difficilmente sembra essere discusso da qualcuno. I film SCREAM non parlano della consapevolezza di sé, e non riguardano il genere horror. Riguardano una donna la cui difficile condizione è stata largamente ignorata troppo a lungo.


TRADUZIONE a CURA di DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com

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